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Euronext acquista Borsa Italiana: cosa prevede l’accordo?

Il nuovo gruppo è in grado di generare ricavi da 1,4 miliardi di euro. Con Borsa Italiana, il consorzio diventerà la prima piazza di quotazione azionaria in Europa

lse Fonte: Bloomberg

L’annuncio ai mercati è arrivato in mattinata, prima dell’apertura della sessione: il consorzio di Borse paneuropea Euronext ha acquisito Borsa Italiana dal London Stock Exchange, che ha accettato un’offerta pari a 4,32 miliardi di euro.

Come si svolgerà il passaggio?

Nel caso di Borsa Italiana, Euronext farà ricorso a un finanziamento ponte, ovvero della durata limitata nel tempo (generalmente tra i sei e i 12 mesi, allo scadere dei quali verrà sostituito da una forma di finanziamento più stabile – o soddisfatto nella sua interezza), da corrispondere tramite liquidità disponibile, nuovo indebitamento, un’offerta di dirtti agli azionisti di Euronext e un nuovo capitale a cui contribuiranno Cdp Equity e Intesa Sanpaolo.

Nello specifico, Cdp Equity fornirà liquidità entrando a far parte del capitale di Euronext per il 7,3%, conquistando anche due poltrone destinate a italiani nel Supervisory Board della rete di Borse europea, che andranno a ricoprire i ruoli di presidente, indipendente, e un amministratore in rappresentanza di Cdp Equity. Intesa Sanpaolo, tramite collocamento privato, arriverà a detenere invece una quota dell’1,3%, mentre la Consob sarà invitata a far parte del collegio dei regolatori, allo stesso livello degli omologhi europei.

“Cdp contribuisce a portare Piazza Affari all'interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani" ha commentato l’amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo.

Cosa succederà ora?

"Oggi annunciamo una transazione storica per Euronext, una combinazione che creerà una piattaforma paneuropea. La combinazione estenderà la nostra presenza geografica e accelererà la diversificazione". Lo ha detto Stephane Boujnah, amministratore delegato di Euronext.

L’impegno di Cdp Equity e Intesa Sanpaolo, che hanno partecipato all’investimento, è quello di sostenere la crescita di Borsa Italiana, soprattutto attirandovi Pmi e, dunque, portando nuove quotazioni nel lungo termine.

Dal punto di vista finanziario, secondo la nota rilasciata in mattinata, “l'aggregazione tra Euronext e Borsa Italiana porterà 'immediatamente' a un aumento dell'utile per azione, prima ancora di registrare le previste sinergie di 60 milioni lordi annui a regime (entro il terzo anno)".

A ciò si aggiungeranno sinergie di ricavo per 15 milioni lordi, "generate dal lancio del singolo pool di liquidità e del portafoglio ordini unico di Euronext in Italia, dallo sviluppo di un'offerta paneuropea di prodotti derivati, dal cross-selling di prodotti e dalle opportunità di crescita del business come l'offerta di servizi corporate in Italia e l'ampliamento dell'offerta di analisi e dati”.

Come sottolinea anche il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, l’ingresso di Cdp in Euronext garantirà un ruolo di primo piano dell’Italia all’interno del gruppo Euronext, che gestisce sei borse valori in Belgio, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo. Con oltre il 7% delle partecipazioni in Euronext, Cdp si pone sullo stesso piano della sua omologa francese.

Rischi di perdita di identità? Il ceo di Euronext Boujnah è il primo ad escludere l’ipotesi. Nei piani del consorzio finanziario europeo, infatti, l’ingresso di Borsa Italiana dovrà contribuire alla diversificazione del proprio paniere di ricavi, accogliendo quella che lo stesso Boujnah ha ricordato essere la piazza d’affari di un “Paese del G7 e terza economia in Europa”.

"L'aggregazione creerà le fondamenta dell'Unione dei mercati dei capitali in Europa. Borsa Italiana manterrà la propria identità e integrità, beneficiando di una governance migliorata, della migliore offerta e tecnologia disponibile", continua il ceo.

Alcuni numeri dell’affare

“Borsa Italiana giocherà un ruolo fondamentale nell'operatività, nella strategia e nella governance del nuovo gruppo e sarà il maggior contributore in termini di ricavi" ha commentato Stephane Boujnah, amministratore delegato di Euronext.

L’aggregazione di Borsa Italiana a Euronext porterà alla creazione della prima piazza di quotazione azionaria nell’Europa continentale, con oltre 1.800 società quotate e 4.400 miliardi di euro in termini di capitalizzazione aggregata di società quotate – a giugno 2020 era a 1.500 compagnie listate per 3.800 miliardi di capitalizzazione; di contro, il London Stock Exchange conta oltre mille compagnie quotate da oltre 60 paesi.

Si crea inoltre la prima piazza europea per il mercato secondario, con circa 11,7 miliardi di euro di valore azionario negoziati quotidianamente e la prima piazza europea per l'equity financing, con oltre 42 miliardi di euro raccolti nel 2019 dagli investitori per finanziare società in Europa.

L’ingresso di Borsa Italiana nell’Euronext porterà a ricavi totali intorno a 1,4 miliardi di euro, con Ebtda a 795 milioni nell’anno finanziario conclusosi il 30 giugno 2020. L'Italia sarà il più grande contributore per ricavi del nuovo gruppo, con il 34% del totale dei ricavi nel 2019.

Il completamento dell'aggregazione da 4,325 miliardi di euro tra Borsa Italiana ed Euronext è previsto nella prima metà del 2021. Prima però dovrà aver ottenuto le approvazioni degli azionisti di Euronext e di Lseg, quelle regolamentari in Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Belgio e Francia; necessaria anche la dichiarazione di non contrarietà da parte del Collegio dei Regolari, di Euronext, l'approvazione Antitrust in Germania e quella della Commissione europea, che dovrà riconocere Euronext come acquirente adeguato.

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