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Bitcoin in crisi, supporti strategici nel mirino

Il Bitcoin torna a scendere sotto i 90 mila dollari. Cosa succede e quali prospettive?

Fonte: Bloomberg

Written by

Filippo A. Diodovich

Filippo A. Diodovich

Senior Market Strategist

Published on:

Prezzi BTC in discesa

Il mercato delle criptovalute è entrato in una fase difficile.

Nelle ultimi sei settimane sono stati cancellati oltre 1.000 miliardi di dollari dalle valutazioni globali delle criptovalute, a causa dei timori per le valutazioni elevate del settore tech e dell’incertezza sulla politica dei tassi d’interesse negli Stati Uniti.

Secondo l'aggregatore di dati sulle crypto, CoinGecko, circa 18.000 coin hanno complessivamente perso il 25% del loro valore rispetto ai massimi del mese scorso, cancellando circa 1,1 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato complessiva.

Nel frattempo, anche Bitcoin ha perso più di un quarto del suo valore nello stesso periodo e ora scambia ai livelli più bassi da aprile, portandosi in territorio negativo da inizio anno.

Qual è il motivo della caduta del Bitcoin?

Per molti la principale ragione del crollo sono le vendite di alcune importanti posizioni a leva (qualcuno ha nominato Strategy nonostante le smentite del proprio Chairman Michael Saylor)  un fattore che ha accelerato il ribasso, creando un effetto a cascata man mano che le margin call hanno forzato la chiusura di ulteriori posizioni.

Bitcoin scende sotto la soglia dei 90.000 dollari

In questo contesto, Bitcoin ha mostrato nuovi segnali di tensione nelle ultime settimane. È finora sceso brevemente sotto i 90.000,00 dollari, segnando il prezzo più basso degli ultimi sei mesi, mentre gli investitori si allontanano dal rischio.

Perchè si vendono i Bitcoin?

I deflussi dagli ETF spot su Bitcoin quotati negli Stati Uniti hanno raggiunto i livelli peggiori da febbraio, con i detentori di lungo periodo che avrebbero venduto circa 815.000 BTC negli ultimi 30 giorni.

Questo rappresenta un ulteriore segnale d’allarme per il sentiment, poiché la riduzione delle posizioni da parte di questi investitori solitamente stabili suggerisce crescenti dubbi di convinzione.

Il cambiamento delle aspettative sulla politica monetaria della Federal Reserve (Fed) ha inoltre pesato in modo significativo, con la probabilità di un taglio dei tassi a dicembre crollata bruscamente intorno al 50%.

Segnali contrastanti dagli istituzionali

Sul fronte leggermente più positivo, ci sono segnali istituzionali che suggeriscono che l’interesse di fondo non sia del tutto evaporato. Per esempio, benché i dettagli restino vaghi, alcuni report indicano che grandi investitori e fondazioni starebbero comunque aumentando le allocazioni, vedendo l’attuale debolezza come un’opportunità per costruire posizioni a livelli più interessanti rispetto ai recenti massimi.

I fattori macro guidano la dinamica della correzione

Le implicazioni per Bitcoin sono chiare: in primo luogo, viene trascinato al ribasso principalmente dai fattori di rischio macro e dalla più ampia liquidazione degli asset speculativi, piuttosto che da un deterioramento dei suoi fondamentali.

In secondo luogo, la liquidità appare più sottile e l’attività di market making è sotto pressione, aumentando il rischio di movimenti amplificati anche a fronte di flussi moderati.

In terzo luogo, sebbene esista un’adozione strutturale e un interesse istituzionale per Bitcoin, questi segnali positivi di lungo periodo sono attualmente oscurati dai venti contrari macro nel breve termine.

La transizione verso il “risk-off” tra gli investitori ha colpito in modo particolare gli asset percepiti come speculativi, con Bitcoin – in quanto asset non regolamentato – che ne sta soffrendo in misura sproporzionata.

Cosa guardare nei prossimi giorni?

Oggi assolutamente la trimestrale di Nvidia, che puo' migliorare o peggiorare notevolmente il sentiment sugli asset rischiosi. Guardando più avanti crediamo che il driver possa essere l'andamento delle aspettative sulle scelte in politica monetaria della Federal Reserve.

Se il sentiment degli investitori dovesse migliorare, magari grazie a un inatteso ammorbidimento dei tassi di interesse negli Stati Uniti o a segnali di crescita globale più robusti, Bitcoin potrebbe mettere in atto un rimbalzo dagli attuali livelli.

Al contrario, se le aspettative di tagli dei tassi resteranno depresse e le valutazioni tech continueranno a indebolirsi, Bitcoin potrebbe tornare a testare livelli più bassi finché non emergerà una base di supporto più solida.

L’orientamento della politica monetaria della Fed sarà cruciale, poiché tassi più bassi riducono il costo-opportunità di detenere asset non remunerativi come Bitcoin.

Analisi Tecnica Bitcoin

Bitcoin in profonda crisi si avvicina a un supporto strategico di breve periodo. Il movimento resta inserito in un quadro di medio termine ancora costruttivo, ma l’area di supporto attuale è cruciale per evitare un indebolimento più profondo.

Indicatori tecnici

L’RSI(14) è a 26, quindi in zona di ipervenduto: il momentum è chiaramente ribassista, con segnali di forte debolezza di breve periodo.
Il MACD è negativo, confermando una fase correttiva strutturata, con prevalenza delle pressioni venditrici e assenza, per ora, di segnali concreti di inversione.

Supporto strategico di breve termine a $89230, bottom della sessione di ieri. Il cedimento di $89230 potrebbe innescare un ulteriore deterioramento del quadro di breve con discesa verso il prossimo sostegno a $84840, livello intermedio rilevante.

Segnali contrari solo sopra $96016, da cui si aprirebbero spazi di recupero verso obiettivi in area $98956, con un parziale riequilibrio del momentum dopo l’attuale fase di ipervenduto.

Scenari

Ribassista (principale):
sotto $89230 → aumento della pressione venditrice con proiezione verso $84840.

Rialzista (alternativo):
sopra $96016 → attenuazione della fase ribassista e riattivazione del recupero verso $98956.

Bias di breve chiaramente debole, con RSI in ipervenduto e MACD negativo. Chiave la tenuta di $89230 per evitare un’estensione della correzione verso $84840; solo un ritorno stabile sopra $96016 aprirebbe spazio a un recupero più credibile in direzione di $98956.

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