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Dow Jones in rialzo in attesa di trimestrali, prosegue la battaglia per Relief Plan

Wall Street tonica conferma i rialzi della vigilia. Oggi trimestrali Google e Amazon, mentre la Camera USA si prepara a forzare la mano sul pacchetto di aiuti fiscali

Wall Street Fonte: Bloomberg

Apertura positiva per Wall Street: il Dow Jones avanza dell’1,42% in una giornata povera di dati macro, ma ricca di sviluppi soprattutto sul fronte politico e su quello delle trimestrali.

Dow Jones in rialzo, focus su Relief Plan

Nelle ultime ore prende forma la prima, grande prova del nuovo Congresso a maggioranza democratica per l'approvazione del pacchetto di aiuti fiscali da 1.900 miliardi di dollari, in funzione anti-pandemica. I democratici alla Camera e al Senato intendono procedere per la via del “reconciliation”, procedura grazie alla quale sarà possibile approvare una legge di spesa con una maggioranza semplice, senza un accordo con la minoranza ed evitando così l'ostruzionismo in Aula dei repubblicani.

A loro volta, i repubblicani solo ieri hanno presentato una controproposta al Relief Plan di Joe Biden: un piano da 618 miliardi di dollari (circa un terzo di quanto proposto dal neo-eletto presidente Usa, il cui pacchetto di aiuti ammonta in totale a 1.900 miliardi di dollari).

Nel piano dei repubblicani sono ridotti i pagamenti diretti ai cittadini e i sussidi aggiuntivi all’assegno di disoccupazione, che invece sono parte integrante del piano messo a punto dall’amministrazione Biden. Nello specifico, il piano dei repubblicani prevede una riduzione a 1.000 dollari dei pagamenti diretti e solo per individui con una soglia di redito inferiore ai 40.000 dollari annui. Quanto ai sussidi aggiuntivi, si parla di assegni da massimo 300 dollari a settimana. Previsti inoltre 20 milioni di dollari per l’implementazione della campagna vaccinale.

In realtà, ieri lo stesso Biden ha incontrato una delegazione di dieci senatori repubblicani, nel tentativo di trovare una soluzione di compromesso. Ma stavolta i numeri del Congresso uscito dalle elezioni dello scorso 3 novembre sono dalla parte dei democratici - a differenza degli anni dell’amministrazione Trump, che poggiava su un Congresso spaccato: la Camera dei Rappresentanti a maggioranza democratica, il Senato ai repubblicani.

La legge di spesa avanzata dai democratici, primo passo per adire al processo di “reconciliation”, prevede 1.400 dollari in pagamenti diretti per cittadino, un sussidio federale di disoccupazione da 400 dollari a settimana, sussidi statali agli enti locali per 350 miliardi di dollari. Manca un provvedimento per garantire il salario minimo a 15 dollari l’ora, che potrebbe non trovare coperture.

Per quanto il colloquio di ieri con i repubblicani sia stato giudicato “fruttuoso” dallo stesso Biden, il tempo stringe e il partito democratico non ha intenzione di aspettare. La Camera dei rappresentanti intende approvare la misura già la prossima settimana.

In attesa delle trimestrali

L’idea che qualcosa si muova, e lo faccia in una direzione che i mercati apprezzano, contribuisce a proiettare al rialzo non solo gli indici. Il piano di stimoli fiscali infatti -e le conseguenti prospettive di ripresa che esso comporta -, insieme al corso accomodante ormai intrapreso dalla Federal Reserve, aiutano al rialzo anche il dollaro.

Nelle ultime ore il biglietto verde ha infatti osservato una correzione, dopo esser crollato di circa il 7% in tutto il 2020, che gli esperti spiegano con i movimenti politici in vista della ripresa economica. Al momento il Dollar Index avanza a quota 91,19, massimi che non si vedevano da inizio dicembre, mentre rispetto alle valute principali il dollaro sale rispetto all’euro dello 0,27% (EUR/USDa 1,2027) e rispetto alla sterlina dello 0,25% (GBP/USD a 1,3628.

In attesa dei conti trimestrali, in pubblicazione a mercati chiusi, le azioni Amazon avanzano dell’1,28% sul Nasdaq, mentre quelle di Alphabet (casa madre di Google) guadagnano l’1,58%.

A metà seduta il Dow Jones guadagna l’1,83%, il Nasdaq l’1,23% e l’S&P 500 l’1,58%.

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