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Azioni Unicredit in rialzo: le cose da sapere in vista della trimestrale

Attesa una perdita di 717 milioni nell’ultimi trimestre. Le azioni Unicredit però oggi continuano al rialzo, mentre il Tesoro attende il passaggio del testimone da Mustier a Orcel

Grafico Fonte: Bloomberg

La giornata su prosegue al rialzo per le azioni Unicredit che, come il resto del comparto bancario su Piazza Affari, inizia la settimana su di giri sulla scia dello spread ai minimi dal 2015.

Unicredit: quali fattori influiranno sul titolo?

Non basta a smorzare l’entusiasmo neanche la raffica di trimestrali che si stanno susseguendo in questi giorni e che fotografano le perdite, causa covid, subite dagli istituti di credito. Tra le big del settore Intesa Sanpaolo ha pubblicato per prima i conti dell’ultimo trimestre del 2020 e di tutto l’anno appena trascorso – da cui risulta un buco da 3,1 miliardi di dollari, in cui però rientra anche l’acquisizione di Ubi Banca, quest’estate.

Domani tocca a Unicredit, il cui cda si riunisce oggi.

Attorno al consiglio d’amministrazione, in procinto di confermare i conti, domani, regna una certa attenzione. Oltre ai numeri del 2020, infatti, sarà anche il giorno in cui la nomina del nuovo amministratore delegato sarà resa ufficiale, in vista del ritiro dell’attuale numero uno di Gae Aulenti, Jean Pierre Mustier.

A prendere il suo posto sarà Andrea Orcel, il cui nome è iniziato a risuonare tra i corridoi di Unicredit verso la fine di gennaio. Con Orcel si preannuncia un nuovo corso per l’istituto di credito, nel cui futuro sembra farsi sempre più concreta l’ipotesi di un’acquisizione del Monte dei Paschi di Siena.

O almeno è quello che si augura il ministero del Tesoro, primo azionista dell’istituto senese di cui detiene circa il 68%. La nomina di Orcel ha portato una boccata d’ossigeno per il titolo, ma i tempi sono ancora lunghi (Mustier si ritirerà a fine mandato, ad aprile) e, nel frattempo, Unicredit ancora non ha fatto cenno di voler accedere al data room di Mps.

Trimestrale Unicredit: quali sono le previsioni?

Come al solito a pochi giorni dalla pubblicazione dei numeri del 2020, Unicredit ha rilasciato le previsioni stilate da un consensus formato da 23 analisti.

Secondo le attese, Unicredit avrà chiuso l’ultimo trimestre del 2020 con un rosso da 717 milioni (che diventano 618 calcolando il valore medio): un calo importante, ma comunque più contenuto rispetto a quello con cui chiuse gli ultimi tre mesi del 2019, quando la perdita netta ammontò a 835 milioni di euro.

I ricavi totali degli ultimi tre mesi del 2020 si prevedono a 4,29 miliardi, che diventano 17,2 contando l’intero anno. Di questi, 2,29 miliardi arrivano dagli interessi netti, 1,53 dalle commissioni e 375 milioni dall’attività di trading.

Il tutto a fronte però di costi operativi pari a 2,55 miliardi, per un profitto operativo netto in calo di 535 miliardi, con accantonamenti pari a 2,28 miliardi di euro considerando la media (2,27 il valore mediano).

Le previsioni relative all’intero 2020 prevedono invece Costi operativi netti pari a 9,91 miliardi di euro, di cui 5,22 di accantonamenti, che si traducono in un profitto in calo di 2,29 miliardi.

Qual è il giudizio degli analisti su Unicredit?

Il consensus interpellato da Unicredit stima un prezzo obiettivo medio da 8,99 euro per azione. La stima è leggermente più pessimista rispetto alle ultime di Ubs (che il 1 febbraio ne ha dato giudizio “Buy” e alza il target price a 10,8 euro) e di Barclays (che il 27 gennaio fissava il giudizio a “Equalweight” con target price a 8,6 euro).

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