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Azioni Atlantia in rally, accordo con cdp sempre più vicino

Oggi l'incontro tra i numeri uno di Atlantia e cassa depositi e prestiti per delineare i dettagli del piano: progressiva uscita di scena della holding dei Benetton da Aspi e ingresso cdp. Azioni Atlantia in rally oltre il 15%

Piazza Affari Fonte: Bloomberg
  • Atlantia potrebbe rinunciare al 70% della propria quota in Aspi
  • Cassa Depositi e Prestiti pronta ad entrare in Aspi al 51% - a fronte di aumento di capitale da 6 miliardi
  • Oggi l’incontro tra i vertici dei due gruppi

Torna a farsi calda l’atmosfera intorno ad Atlantia e alla concessione autostradale in capo alla controllata Autostrade per l’Italia. Le azioni Atlantia sono entrate in asta di volatilità all’apertura della sessione di scambi dopo che, in nottata, l’agenzia di stampa Usa Bloomberg ha iniziato a far circolare voci secondo cui la holding dei Benetton e il governo sarebbero al lavoro per una soluzione a due fasi in grado di risolvere la controversa questione del ritiro della concessione autostradale ad Aspi dopo che, nel 2018, il crollo del ponte Morandi, a Genova, è costato la vita a 43 persone.

Cosa prevede l’accordo Atlantia-governo?

L’idea, secondo quanto scrive Bloomberg, potrebbe prevedere che la famiglia Benetton rinuncia a una grossa fetta della propria partecipazione in Aspi (così come da accordi di luglio).

Secondo la bozza dell’accordo, Atlantia potrebbe lascair andare il 70% della sua partecipazione in Aspi, in vista della creazione di un nuovo soggetto sociale. Cassa Deposti e Prestiti potrebbe contribuirvi con un aumento di capitale da sei miliardi di euro: quattro per ripagare il debito di Aspi circa gli indennizzi e i restanti due per acquisire il restante 18% delle azioni rimaste ad Atlantia (che al momento controlla Aspi con l’88% delle azioni).

In tal modo verrebbero protette le partecipazioni degli altri azionisti Aspi (Allianz e il fondo di investimento cinese Silk Road) che, con il loro 12%, hanno costituito uno dei punti di scontro nelle trattative con il governo.

Il valore finale di Aspi secondo tale accordo, che potrebbe essere concluso entro aprile 2021, arriverebbe a 11 miliardi di euro. “Se inseriamo il valore di Aspi di 11 miliardi nella somma delle parti di Atlantia e assumiamo che questo già include il pacchetto di compensazione di 3,4 miliardi, otteniamo un fair value di Atlantia di 18 euro per azione, pari a un potenziale upside del 30%", scrive Banca Imi.

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Cosa cambia dagli accordi di luglio?

Di fatto, si tratta di una notevole ridefinizione di quanto le parti in causa avevano già discusso verso la metà di luglio – quando il governo italiano ha definitivamente accantonato l’ipotesi di una revoca della concessione, nonostante lo sconto della penale, scesa da 23 a 7 miliardi di euro, inserita nel Decreto Milleproroghe.

L’ipotesi che a luglio sembrava vicina a mettere d’accordo i ministri dei Trasporti e dell’Economia, da una parte, e Atlantia dall’altra, prevedeva una progressiva uscita di quest’ultima dal capitale di Aspi, in concomitanza con l’ingresso nella stessa di Cassa Depositi e Prestiti – a fronte di un aumento di capitale ad hoc.

Nello specifico, Atlantia sarebbe scesa intorno al 10-12% mentre Cdp sarebbe entrata nel capitale con il 51% delle quotazioni. A quel punto sarebbe stato possibile procedere con la quotazione di Aspi sulla Borsa di Milano.

Le trattative si erano tuttavia incagliate nel nodo della valutazione di Aspi, che secondo Silk Road e Allianz, Edf e Dif (gli investitori riuniti in Appia) sarebbe ammontato fino a 14 miliardi di euro, salvo poi la rivalutazione da parte di questi ultimi investitori, che l’hanno portata a 11,5 miliardi.

A gettare benzina sul fuoco è arrivata anche l’offerta, lanciata lo scorso 4 agosto da Atlantia, di mettere sul mercato l’intero 88% di Aspi in suo possesso – tema che avrebbe richiesto oneri finanziari per Cdp non indifferenti nel tentativo di accaparrarsene la quota di maggioranza.

Quali sono i prossimi passi e come si sta muovendo il titolo?

L’amministratore delegato di Atlantia Carlo Bertazzo e quello di Cdp, Fabrizio Palermo, si sono incontrati stamattina per definire i dettagli dell’accordo. Atteso invece per domani il consiglio d’amministrazione Atlantia.

La notizia si è tradotta in un balzo in avanti per le azioni Atlantia. Il titolo è ora stato fermato in volatilità quando segna un +15,86% a 15,6 euro, sui livelli di inizio giugno.

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