Market Update - Europa al palo in assenza del Dax, male produzione UK
Gli investitori sembrano essere più rilassati rispetto alla scorsa settimana, grazie all'accordo tra Messico e Usa.
Europa in frazionale rialzo in un contesto di volumi non elevato causa l'assenza della borsa di Francoforte chiusa per festività.
Il sentiment degli operatori sembra essere migliorato un po' dopo l'accordo raggiunto nel week end tra Stati Uniti e Messico sul trade commerciale.
Male i dati macro arrivati da più fronti. In Cina la bilancia commerciale di maggio ha visto l'export scendere dell'8,5 su base annua, mentre l'import è salito in maniera inattesa, probabilmente in scia alle tensioni commerciali che hanno aumentato l'approvviggionamento di beni prima di eventuali nuovi dazi.
In calo anche la produzione industriale italiana di aprile, scesa per il secondo mese consecutivo, dopo la buona partenza del 2019. Il vero tonfo è arrivato dalla produzione industriale britannica crollata del 2,7% a maggio, registrando la peggior performance da settembre 2012. All'interno del dato, la produzione manifatturiera è scesa addirittura del 3,9%, il calo peggiore dal 2002.
Il risk on si è così un po ridimensionato anche se gli operatori continuano ad alleggerire le posizioni sui bond, con i rendimenti che recuperano quota dopo lo scivolone di venerdì a seguito dei dati deludenti arrivati dal mondo del lavoro statunitense. Così dopo le recenti dichiarazioni di Powell e i continui dati deludenti, la possibilità di un taglio entro l'anno sembra essere diventata quasi una certezza, con luglio che dovrebbe essere la prima data disponibile. A tal proposito, saranno importanti anche i dati macro sull'inflazione e sulle vendite al dettaglio in agenda rispettivamente mercoledì e venerdì, che potrebbero in qualche modo portare gli operatori a scontare qualche possibilità in più per il secondo taglio.
Sul mercato valutario, il deprezzamento del dollaro in scia alle aspettative di una Fed accomodante sembra essersi arrestato grazie all'intesa tra Usa e Messico. Il cambio EuroDollaro così dopo aver aggiornato i massimi da quasi tre mesi, a 1,1350 è sceso nuovamente in area 1,12.
Tra le commodity, il petrolio sosta ai massimi da inizio mese, con il Brent al ridosso dei 64 dollari, mentre il WTI è a 54 dollari. L'intesa tra la Russia e Arabia per un'estensione dei tagli della produzione sembra essere quasi raggiunta.
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