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Fed: nuovo acquisto di bond all'orizzonte? Torna la moda della crisi 2008

Federal Reserve pronta ad acquistare titoli di Stato in quantità superiore al periodo post-2008 per gestire il livello dei tassi d'interesse. Lorie Logan, Fed di New York: nuove operazioni straordinarie. Si torna a parlare di repo

Fed Fonte: Bloomberg

­­­La Federal Reserve potrebbe dover acquistare più titoli di Stato di quanto non fosse necessario prima della crisi finanziaria 2008 e condurre altre operazioni straordinarie sul mercato monetario per gestire su più livelli i tassi d'interesse. A riferirlo, nella serata di ieri, è stato Lorie Logan, funzionario presso la Federal Reserve Bank di New York.

Fed: implicazioni sulla nuova politica sui tassi

Dopo il cambio di marcia della Fed, che ha rallentato fino a bloccare l’aumento dei tassi d’interesse e interrotto il piano di taglio di bilancio federale all’anno 2019, l'istituto centrale a stelle e strisce ha deciso di gestire in maniera più “allargata” i tassi di interesse a breve termine, modificando l'interesse pagato alle banche sulla liquidità in eccesso depositata presso la banca centrale.

A tal proposito, il comitato esecutivo dell'istituto presieduto da Jerome Powell, il Fomc, ha spiegato che continuerà a gestire la propria politica monetaria in un regime di “ampia riserva”, ove il controllo sui tassi di interesse a breve sarà esercitato anzitutto tramite l’impostazione dei tassi amministrati della Federal Reserve, gestendo così attivamente le riserve.

Attualmente, il livello dei tassi dei Fed Funds si muove entro un range compreso tra 2,25 e 2,50%.

Crisi finanziaria 2008: cos’è cambiato

A seguito della Grande crisi finanziaria, la Fed ha aumentato la propria esposizione ai titoli del Tesoro, immettendo nuovi ordini di acquisto tramite l'impiego di riserve bancarie, create ad hoc per fronteggiare eventuali situazioni di precarietà. Terminato il periodo espansivo, l’Istituto centrale ha mollato la presa, lasciando che obbligazioni e riserve facessero il proprio corso (su livelli decisamente più bassi di quelli iniziali) per riportare la politica allo stato di normalità.

Nel meeting di marzo, i funzionari federali hanno deciso di proseguire con la riduzione di bilancio fino a settembre 2019. Attualmente, il bilancio della Fed pesa circa 4 mila miliardi di dollari (trillion) e dovrebbe arrivare a toccare i 3,8 trillion entro il prossimo settembre. All'inizio dello scorso anno la portata del bilancio federale era di 4,5 trillion, mentre nel 2007 non raggiungeva i mille miliardi. Per mantenere il controllo dei tassi entro tale frangente, i funzionari potrebbero ricominciare ad acquistare obbligazioni, ricostruendo riserve bancarie.

Dal pre-crisi al post-crisi a stelle e strisce

"Le dimensioni di tali acquisti” ha proseguito Logan “tenderanno ad essere più ingenti rispetto alle operazioni pre-crisi" soprattutto alla luce del fatto che le altre passività della Fed (tra cui la valuta cartacea e i conti del governo) sono più grandi. Gli acquisti sarebbero comunque "graduali e meccanici”.

A detta del funzionario, le discussioni circa la possibilità che la Fed adotti un programma che consenta alle banche di convertire su richiesta le riserve del Tesoro in riserve (meglio noto come repo, pronti contro termine) è attualmente in una “fase molto preliminare”.

Alla Fed di New York, Logan è a capo delle operazioni di monitoraggio e analisi di mercato, che implementano le politiche monetarie della Fed, gestendo attivamente il portafoglio della banca centrale. Al momento, le riserve bancarie statunitensi sarebbero abbastanza ampie da consentire alla Banca centrale di gestire bene i propri tassi d'interesse.

Che cosa sono i repo?

Negli Stati Uniti, il repo, repurchase agreement, corrisponde ad una vendita di titoli di Stato effettuata dai dealer sul mercato secondario, vale a dire una cessione di titoli a pronti con un simultaneo accordo di riacquisto a termine ad un prezzo prefissato.

Nati come operazioni con cui i dealer finanziano il proprio portafoglio titoli (rivendendo al Tesoro americano parte dei titoli sottoscritti nel corso delle aste indette dal Tesoro stesso, con l’impegno di riacquistarli entro un certo periodo di tempo), i repo si sono quindi estesi ad altri segmenti del mercato monetario, divenendo uno strumento largamente utilizzato dalle grandi banche americane per finanziarsi (Lehman Brothers).

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