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Dax, pull back non ancora finito?

L'indice tedesco rimane sui minimi da inizio settimana in attesa della Fed e dei dati macro importanti.

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Fonte: Bloomberg

Rimane debole l'indice Dax anche in vista del comunicato di questa sera della Federal Reserve e dei dati sul mondo del lavoro che arriveranno venerdì dagli Stati Uniti. L'inizio di settimana è stato segnato dalle vendite, che hanno assunto sinora un carattere puramente fisiologico. E' ancora presto per dire se si tratti di una correzione o meno. Il rally degli ultimi mesi è stato troppo importante per catalogare un -2% come una correzione. Dovremmo attendere le prossime sedute prima di esporci in merito.

Ad ogni modo, al momento non crediamo ci sia il pericolo di un'inversione di tendenza. I dati macro continuano a dipingere un quadro piuttosto incoraggiante e difficilmente gli investitori si metteranno contro un ciclo economico in rafforzamento.
Crediamo, però, che la volatilità possa tornare a caratterizzare il mercato durante l'anno, dopo aver trascorso tutto il 2017 sui minimi pluriennali.

Graficamente, l'indice sta puntando ai minimi di metà gennaio, verso 13.150 punti. Il supporto principale rimane, però, collocato sulla linea che unisce i minimi degli ultimi 6 mesi, ora in transito a 13.000 punti. Solo un cedimento di tale riferimento getterebbe le basi per un'estensione dei cali verso i bottom toccati a inizio anno, a 12.750 punti, dove passa anche il 50% del ritracciamento di Fibonacci nell'ascesa partita dai minimi estivi. Indicazioni rialziste si avrebbero con un ritorno sopra 13.300 con target 13.600 punti, massimo storico aggiornato solo qualche settimana fa.

Non escludiamo che la ripresa di forza dell'indice possa aprire a un nuovo massimo storico, al momento visto a 14 mila punti.

DAX Giornaliero 31 gen

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