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Il caso Ronaldo pesa sul titolo Juventus. Ma c'è di più

Il titolo della società bianconera risente delle accuse al pallone d'oro. Si teme la reazione degli sponsor. Legali di CR7 già schierati in difesa

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Fonte Bloomberg

Per un’ottava giornata di campionato da dieci e lode, l’ottava sui mercati di Juventus inizia con una piena bocciatura. Il titolo, reduce dalla chiusura in rosso dello scorso venerdì a -9,92%, ha aperto la settimana in area -4,4%, estendendo poi le perdite oltre i cinque punti percentuali. Cosa sta accadendo al titolo della Vecchia Signora?

I successi di Juventus in campionato e Champions League non sembrano sufficienti a calmare il ribasso che dalla seconda metà di settembre colpisce la quotazione bianconera (-50% circa). A pesare sulle recenti chiusure in rosso sono state le accuse di violenza sessuale da parte della trentenne, Kathryn Mayorga, nei confronti del primo giocatore al mondo, Cristiano Ronaldo, che hanno convalidato il canale ribassista del titolo.

Il settimanale tedesco, Der Spiegel, ha pubblicato alcune carte che proverebbero l’esistenza di un accordo scritto tra il calciatore e la Mayorga, il cui silenzio sarebbe stato pagato 375 mila dollari. Il calciatore avrebbe chiuso in questo modo il contenzioso in un momento delicato della sua carriera, quello del trasferimento al Real Madrid dal Manchester United. Il giornale tedesco avrebbe invece ricavato la documentazione ricercondola tra i materiali resi noti nello scandalo Football Leaks dello scorso anno.

La recente storia della quotazione

Giovedì 20 settembre, Juventus ha toccato il proprio massimo storico, a quota 1,8120 euro per azione; a metà agosto, il titolo quotava 0,88 euro, dopo aver chiuso il mese di giugno a 66 centesimi. Dopo la presentazione dei conti al 30 giugno 2018, che ha rivelato una perdita d’esercizio sul bilancio 2017-2018 pari a 19,2 milioni di euro (era 42,6 milioni nel periodo 2016-2017), la squadra di Torino ha beneficiato a Piazza Affari degli effetti legati alla brand reputation e alla brand identity: un nuovo stemma e l’ingresso nel team di uno dei più forti giocatori al mondo, vincitore di cinque palloni d’oro.

La riapertura dell’inchiesta e il rischio sponsor

La riapertura dell’inchiesta che, nel giugno 2009, vide il campione accusato di aggressione a Las Vegas (Nevada), avrebbe fatto vacillare la stabilità delle sponsorizzazioni che, ormai da anni, si legano a stretto giro alla figura di Ronaldo. Fin dal principio, il calciatore ha negato le accuse, dicendosi pronto ad attendere i risultati delle indagini. Tra le altre, quella del marchio di abbigliamento sportivo Nike, legata al calciatore dal 2003 ed avente in essere un contratto a vita dal valore di un miliardo di dollari, ed il produttore di videogiochi, Electronic Arts, che per due anni ha utilizzato il portoghese come copertina del videogioco FIFA. "Siamo profondamente preoccupati da queste inquietanti accuse e continueremo a monitorare da vicino la situazione", ha dichiarato Nike in una dichiarazione a Reuters. Non da meno le opinioni di EA: “Stiamo monitorando attentamente la situazione, dato che ci aspettiamo che gli atleti di copertina e gli ambasciatori dei nostri prodotti si comportino in modo consono ai valori di EA”.

A poco sono servite anche le parole del team bianconero: "Cristiano Ronaldo ha dimostrato in questi mesi la sua grande professionalità e serietà. Le vicende asseritamente risalenti a quasi 10 anni fa” ha scritto Juventus in una nota, “non modificano questa opinione, condivisa da chiunque sia entrato in contatto con questo grande campione”. I legali del campione stanno lavorando ad una strategia che smonti le accuse infamanti che gravano oggi sul nome di Ronaldo e che preservino l’immagine del calciatore ormai noto come CR7.

L’analisi di IG: il titolo Juventus

Secondo Vincenzo Longo, Market Analyst di IG, "nonostante le massicce vendite delle ultime settimane, il titolo rimane ancora saldamente sopra la trend line che unisce i minimi di luglio con quelli di agosto, ora in transito a 1,06. Proprio quell’area si conferma essere strategica per le prospettive di medio periodo. Qui infatti passa anche l’ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci del rally estivo, culminato sui picchi di settembre (1,81 euro). Ci aspettiamo che il titolo possa tentare di stabilizzarsi quindi poco sopra area 1 euro, anche in considerazione del fatto che i volumi in vendita sono più bassi di quelli che hanno caratterizzato il rally di luglio e agosto. Nel caso di un cedimento di tale riferimento, potremmo assistere a una sensibile perdita di spinta con primo obiettivo a 0,85 euro".

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