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Sanzioni all'Iran, non solo petrolio: caso banche - DiaSorin

"Dobbiamo studiare lo schema di sanzioni americane, capire come questo colpisca le banche e come possiamo portare avanti il nostro business dal punto di vista finanziario. Certamente ci vorrà del tempo". Il titolo a Piazza Affari è arrivato a perdere oltre il 7%. Utile netto dei primi nove mesi a +22%.

Usa Iran
Fonte Bloomberg

DiaSorin negativa sul listino italiano, nonostante una trimestrale positiva sul fronte dei ricavi e dell’utile. La società è arrivata a perdere nel pomeriggio oltre i sette punti percentuali, attestandosi poi tra gli 80 e gli 85 euro per azione (-6%). Cos'ha impattato sulla quotazione della società della diagnostica e dell'healthcare?

Pur confermando o la guidance per l’intero anno, il gruppo ha però sottolineato in nota come taluni fattori d’incertezza potrebbero pesare sulle performance future. A preoccupare l'AD del gruppo, Carlo Rosa, sarebbero le restrizioni disposte dagli Stati Uniti sul commercio con Teheran. Attualmente, tuttavia, non è noto quanto la scoetà sia esposta alla Repubblica islamica.

"Abbiamo un business significativo in Iran", ha spiegato Rosa. "Dobbiamo studiare lo schema di sanzioni americane, capire come questo colpisca le banche e come possiamo portare avanti il nostro business dal punto di vista finanziario. Certamente” ha chiosato l’AD di DiaSorin “ci vorrà del tempo".

DiaSorin: utile netto a +22% in nove mesi

Nel giorno dei conti trimestrali, DiaSorin ha archiviato i primi nove mesi con fatturato del 5,4% rispetto all’anno scorso (+9,1% a cambi costanti) a 494 milioni. A livello di gestione di cassa, l’importo complessivo in pancia all’azienda si è portato a 128,8 milioni, rispetto a 149,3 milioni di fine 2017, al netto del piando di acquisto e vendita di azioni proprie a servizio del piano di stock option da 65,5 milioni.

Bene anche l'ebitda, cresciuto del 2,7% (+7,5% a cambi costanti), a 187,1 milioni, mentre l'utile netto nei primi nove mesi dell’anno si è attestato a 116,8 milioni, registrando una variazione positiva del 22%.

DiaSorin ha infine confermato la guidance per l’anno 2018, che tuttavia era stata già ribassata alla luce dei risultati del primo semestre. Da stime, i ricavi complessivi dovrebbero risultare in crescita del 9% a cambi costanti; l’ebitda, del 12%.

Tra gli altri potenziali fattori negativi, hanno riferito dall’azienda, è lo slittamento al primo trimestre dell'anno prossimo di alcuni importanti contratti già assegnati a DiaSorin, che potrebbero però non essere computati nel quarto trimestre.

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