Trimestrale Exxon Mobil: ricavi mai così alti dal 2012

Exxon ha pubblicato i suoi risultati relativi ai mesi da aprile a giugno che sono stati molto al di sopra delle aspettative del consensus. La major petrolifera ha infatti ampiamente beneficiato dagli aumenti dei prezzi del petrolio che a giugno hanno toccato i $120 al barile. Infatti, il prezzo medio di vendita per barile di petrolio ha raggiunto quest’anno gli $89 contro i $54 dell’anno scorso.

Infatti, le tensioni geopolitiche in Ucraina hanno aumentato il gap tra domanda e offerta di petrolio che stava giusto riprendendosi dagli effetti della pandemia di Covid-19, portando i prezzi ai massimi da oltre dieci anni.

Tuttavia, la crescita record negli utili trimestrali è stata accelerata dal settore downstream che ha fornito carburanti a prezzi crescenti per il settore dei trasporti.

Inoltre, le compagnie petrolifere non hanno potuto aumentare rapidamente la produzione a causa delle costrizioni fisiche nel breve termine che impedivano una maggiore attività estrattiva. Tuttavia, ora Exxon ha affermato che la produzione di petrolio è in lieve aumento a 3,7 milioni di barili al giorno, un incremento del 4% rispetto al primo trimestre 2022.

Nonostante ciò, ora le Big Oil stanno anche incrementando il loro CAPEX (Capital Expenditure) per accrescere l’offerta di prodotti petroliferi e dei suoi derivati sul mercato grazie all’espansione della produzione nel bacino Permiano che è aumentata del 15% anno su anno (130.000 barili al giorno in più rispetto alla prima metà del 2021). La società ha inoltre intenzione di continuare con il suo piano di riacquisto azionario da ben $15 miliardi.

Le performance finanziarie positive sono riflesse anche dalle quotazioni in Borsa dove i titoli energetici sono quelli con le migliori performance da inizio anno mostrando un aumento del 35%. In particolare, Exxon Mobil mostra un rialzo da gennaio del 45,80%, essendo passato dai $63 agli attuali $92.

Nel premarket il titolo balza di oltre il 2% sulla scia della trimestrale record.

I risultati

Exxon ha mostrato un aumento enorme dei ricavi a $115,68 miliardi maggiore delle previsioni del consensus che si aspettava un dato pari a $94,22 miliardi. I profitti per il secondo trimestre sono stati di $17,9 miliardi ben sopra i $4,7 miliardi registrati lo stesso periodo del 2021 e maggiori anche delle aspettative ferme a $16,9 miliardi.

Inoltre, è curioso notare che l’ultimo record di profitti trimestrali è stato nel 2012, periodo in cui i prezzi del petrolio toccarono livelli simili a quelli di oggi.

Gli EPS sono invece stati pari a $4,14 per azione contro i $3,74 previsti. I dati riflettono i prezzi record raggiunti in giugno anche se nell’ultimo mese i prezzi delle materie prime sono scesi, a causa dei timori di una possibile recessione, con i prezzi del petrolio che stazionano attualmente attorno ai $100 al barile.

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