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Eur/Usd si difende sopra 1,20

Il cambio continua ad essere sostenuto in scia ai dati macro migliori delle attese.

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Fonte: Bloomberg

Ancora acquisti sull'euro questa mattina dopo i dati macro brillanti arrivati dagli indici PMI servizi di dicembre. Il clima di risk on sembra padroneggiare ovunque. L'entusiasmo in questo inizio d'anno rimane guidato, quindi, dall'accelerazione dell'attività economica che potrebbe portare presto alla revisione delle stime di crescita globali.

Proprio le buone indicazioni macro hanno spinto alcuni membri della Bce nelle ultime settimane, tra cui Nowotny e Couré ad aprire alla possibilità di una fine del QE a settembre. Nonostante le indicazioni incoraggianti che arrivano dalla crescita, è ancora troppo presto per fare previsioni così a lungo termine. Lo scenario potrebbe cambiare rapidamente vista la presenza di rischi globali, tra cui spiccano quelli geopolitici in alcune aree strategiche come il Medio Oriente e in Corea del Nord.

Sul fronte statunitense, ieri sera le minute della Federal Reserve hanno mostrato ancora una certa cautela nel rialzo dei tassi d'interesse vista la bassa inflazione. I governatori non sembrano essere troppo convinti di un'accelerazione dei prezzi al consumo grazie alla riforma fiscale, i cui effetti di medio lungo periodo saranno piuttosto contenuti. Queste aspettative frenano i rendimenti sui Treasury, elemento questo che contribuisce a indebolire il biglietto verde.

Graficamente il cambio Eur/Usd rimane impostato al rialzo. La resistenza principale rimane collocata a 1,21, oltre la quale potrebbero liberarsi ulteriori acquisti. Il target principale di medio periodo sembra essere collocato in area 1,25-1,26. Attenzione al cedimento di 1,20 che potrebbe aprire a un consolidamento verso 1,18. Domani ci sono in agenda i dati del mondo del lavoro statunitense che potrebbero portare volatilità sul cross.

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