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Non si ferma la marcia dell'S&P 500 che con la seduta di ieri ha frantumato un altro record. Da 45 sedute, infatti, l'indice azionario più rappresentativo del mondo non fa segnare una performance peggiore di -0,5%. Non accadeva dal 1968. Un aspetto questo che fa riflettere, considerando la durata e la portata di questo rally in borsa. Le valutazioni, in taluni casi superano ogni ragionevole aspettative di miglioramento di utili. L'abbondante liquidità sui mercati e i rendimenti bassi dei bond aiuta questo rally in borsa.
E' difficile dire quando finirà. Per ora sarebbe opportuna una correzione almeno del 5-6%. Qualche dato macro meno convincente associato a qualche timore sulla riforma fiscale potrebbero essere catalizzatori di un simile movimento. Per qualcosa di più importante dovremmo guardare bene ai movimenti del petrolio. Se dovesse continuare a salire, le aspettative inflattive ne risentirebbero e i bond potrebbero finire sotto pressione.