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Perché i tassi sui depositi bancari salgono così poco?

Le politiche monetarie restrittive delle banche centrali stanno alzando moltissimo il costo del denaro con effetti concreti su mutui e finanziamenti. Ma perché, invece, i rendimenti sui depositi restano così bassi?

Fonte: Bloomberg

Il forte rialzo dei tassi di interesse da parte di quasi tutte le banche centrali ha generato un aumento sostanziale del costo del denaro avvertibile concretamente dai cittadini nell’aumento dei pagamenti sui mutui e sui finanziamenti in cui il benchmark è appunto influenzato dalle politiche monetarie restrittive.

Molti si chiedono dunque come mai famiglie e imprese vedano crescere le loro spese ma al contrario i tassi sui loro depositi, custoditi in banca, restano molto bassi o addirittura nulli.

Perché le banche remunerano i depositi?

Per capire questo strano fenomeno bisogna prima comprendere perché le banche ci danno un rendimento quando depositiamo del denaro presso di loro.

Le istituzioni bancarie ci offrono un certo rendimento sul denaro che immobilizziamo presso di loro in quanto hanno assoluto bisogno dei nostri soldi. La liquidità raccolta da un istituto di credito viene infatti utilizzata per concedere prestiti a famiglie e imprese, a cui ovviamente viene aggiunto un tasso di interesse, o per investimenti come quelli sul mercato obbligazionario. Di conseguenza, il tasso di deposito è un incentivo verso i clienti a depositare i propri soldi nelle banche ottenendo in cambio un piccolo rendimento.

La differenza tra ciò che la banca paga per i depositi e ciò che riceve dai prestiti determina il margine di interesse e costituisce una grossa entrata per le banche soprattutto in periodi di elevati tassi di interesse, come quello odierno, in cui la banca può aumentare il “costo” di prestare denaro.

Perché i tassi sui depositi sono ancora così bassi?

Arriviamo dunque alla questione inziale e cioè perché le banche non remunerano abbastanza i nostri depositi.

Il motivo principale è che al momento le banche hanno moltissima liquidità disponibile nelle loro casse e questo a causa degli effetti delle politiche monetarie espansive del 2020 in cui le banche centrali hanno fornito un’ingente liquidità per sostenere le economie contro gli effetti della pandemia di Covid-19.

Inoltre, bisogna ricordare che la liquidità totale del sistema economico europeo era già elevata a causa degli effetti del massiccio Quantitative Easing introdotto dalla BCE a sostegno delle economie dell’Area Euro dopo la crisi del debito sovrano nel 2011.

Di conseguenza, le banche non hanno alcun bisogno di attrarre ulteriore liquidità, ne hanno già troppa, e mantengono quindi le remunerazioni sui depositi a livelli molto bassi, finché possono permetterselo. Così facendo, inoltre, mantengono uno “spread” molto ampio nel margine di interesse garantendosi ampi profitti.

Nonostante ciò, la recente crisi bancaria di Silicon Valley Bank e la crisi di liquidità di alcune banche regionali statunitensi sta mettendo in discussione questo modello di business che potrebbe presto vedere costretti gli istituti finanziari ad aumentare i rendimenti dei depositanti per frenare il ritiro della liquidità da parte dei clienti.

Tutti i tipi di banche offrono rendimenti così bassi?

In realtà si tratta di una questione di prospettive. Le banche tradizionali, come già anticipato, sono ricche di liquidità in eccesso e possono permettersi di mantenere i tassi sui depositi a livelli vicini allo zero.

Al contrario, le banche online, relativamente nuove e senza sedi fisiche, hanno una strategia aziendale focalizzata nell’espansione della raccolta del risparmio verso un pubblico più capillare cosa che le induce ad offrire rendimenti molto più interessanti delle banche tradizionali.

In sostanza, gli istituti bancari online sono disposti ad offrire un rendimento maggiore per depositare il denaro presso di loro in modo da attrarre più denaro e costruirsi quindi una solida base di clienti al dettaglio, cosa che invece non è negli interessi dei grandi gruppi bancari che hanno un’attività commerciale molto più diversificata avendo contatti non solo con clienti retail ma anche con imprese ed intermediari creditizi.

Qual è la soluzione?

Le banche tradizionali manterranno i tassi sui depositi a livelli bassi fino a che la loro liquidità continuerà a rimanere ingente eventualità questa che non è prevista in rapida evoluzione.

Inoltre, gli istituti bancari sono incentivati a mantenere i tassi sui depositi bassi il più a lungo possibile in quanto questo meccanismo consente di incrementare i profitti grazie al margine di interesse più ampio. Questo è nell’interesse delle banche in quanto molte di esse sono quotate in Borsa e devono rispondere alle pressioni degli investitori riguardo ad un eventuale calo degli utili.

Dal lato dei clienti, invece, la scelta tra un basso rendimento e uno più elevato dipenderà solamente dalle prospettive future relative al proprio capitale.

Depositando il denaro presso una banca online si otterranno maggiori rendimenti ma bisognerà anche accettare il maggior rischio dato da un istituto con requisiti patrimoniali solitamente meno solidi di una banca tradizionale.

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