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Altra giornata di forti tensioni sui mercati con le Borse europee che perdono due punti percentuali.
A deprimere le quotazioni delle aziende il braccio di ferro tra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale, i deboli dati di Amazon in termini di ricavi, le preoccupazioni degli investitori sulla decisione della agenzia di rating Standard and Poors sul debito italiano.
A mercati chiusi l'agenzia dovrebbe allinearsi con Fitch e Moody's tagliando la valutazione sul debito a lungo termine dell'Italia di un gradino da BBB a BBB- ovvero un solo notch al di sopra del livello dei junk bonds ovvero dei titoli spazzatura.
A Piazza Affari i peggiori sono i titoli bancari. Con Ubi Banca e Mediobanca che guidano i ribassi. Limita i danni Eni dopo aver pubblicato una trimestrale positiva.
Sul fronte valutario, l'eurodollaro è particolarmente debole, dopo aver oscillato nella notte nel trading range 1,1360 e 1,1380 ha rotto il limite inferiore del box gettando le basi per una possibile discesa verso 1,1340, proiezione dell'ampiezza del canale orizzontale.