Credit Suisse: interviene la Banca Nazionale Svizzera con un prestito da 50 miliardi di franchi
La Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato che fornirà fino a 50 miliardi di franchi svizzeri per supportare la liquidità del gruppo bancario elvetico. Le azioni rimbalzano del 40% in apertura.
Il caso
Il caos relativo a Credit Suisse è stato, al momento, scongiurato grazie all’intervento della Banca Nazionale Svizzera che ha comunicato che fornirà fino a CHF 50 miliardi per rafforzare la liquidità dell’istituto. Inoltre, Credit Suisse riacquisterà fino a $3 miliardi del proprio debito di grado senior così da rassicurare gli investitori ed evitare nuovi timori di un crollo bancario.
Ieri le azioni della banca elvetica sono crollate perdendo fino al 31% e toccando nuovi minimi storici mentre i Credit Default Swap (CDS) sul debito dell’istituto sono saliti molto sulle prospettive di un prossimo default della società.
L’innesco del sell-off è stato il rifiuto da parte della Banca Nazionale Saudita, maggiore azionista del gruppo bancario, di fornire ulteriore capitale. I soci sauditi avevano acquistato una quota azionaria un anno fa e stanno sostenendo il piano di ristrutturazione interna di Credit Suisse.
Inoltre, la banca svizzera è sotto pressione da anni a causa di manchevolezze nella contabilità e di scandali finanziari che hanno portato il titolo a perdere l’85% del proprio valore in due anni.
Nella scorsa seduta i timori di un allargamento della crisi bancaria innescata dalla chiusura di Silicon Valley Bank negli Stati Uniti hanno indotto gli investitori a forti vendite su tutte le Borse a causa della paura di un rischio sistemico all’interno del settore bancario europeo.
Gli effetti sui mercati
Oggi le Borse europee aprono la seduta in verde rassicurate dalle notizie relative al colosso Credit Suisse mentre le piazze finanziarie asiatiche hanno ancora patito l’incertezza della situazione finanziaria globale con Tokyo che ha chiuso a -0,8%.
Sul lato dei cambi, l’EUR/USD guadagna terreno a 1,0623 in vista della decisione sui tassi di interesse di metà seduta da parte della Banca Centrale Europea.
In ripresa anche i futures sul petrolio con il WTI a $68,40/barile dopo il crollo di ieri innescato dai timori di una possibile recessione.
Le previsioni
Sui mercati è tornata una calma apparente dovuta all’intervento in extremis della Banca Nazionale Svizzera che ha rassicurato gli operatori riguardo alle sorti di Credit Suisse, il cui crollo avrebbe avuto effetti deleteri su tutto il sistema bancario.
Gli occhi sono ora puntati sulle decisioni della BCE che secondo alcuni potrebbe deviare dalla sua strategia di rialzo aggressivo dei tassi per sopperire alle recenti difficoltà del settore bancario. Tuttavia, dal nostro punto di vista, oggi la BCE opterà per un rialzo da 50 punti base in modo da rafforzare le aspettative del mercato riguardo alla lotta contro l’inflazione.
Detto questo, il quadro sui mercati rimane estremamente teso con gli operatori che restano in allerta riguardo a possibili nuove fratture nel sistema bancario del Vecchio Continente.
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