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Elezioni europee

Elezioni in Francia, Regno Unito, Germania, Italia... Quale l'impatto sui mercati finanziari?

Perché seguirle se sei un trader

Data la situazione attuale post Brexit, le prossime elezioni nell'Unione Europea saranno molto significative in quanto potrebbero portare ulteriori tensioni e volatilità sui mercati finanziari.

A seguito delle decisioni politiche prese nel 2016, i partiti euroscettici diventano sempre più forti e se dovessero vincere le elezioni, non solo si metterebbe in dubbio la sopravvivenza dell'Unione Europea, ma la Banca Centrale Europea si ritroverebbe ad affrontare una nuova crisi per quanto riguarda la crescita dell'economia dell'area.

Paesi interessati

Francia | Regno Unito | Germania | Italia | Olanda | Altri paesi

Mercati interessati

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I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.

Francia

Dopo il successo alle presidenziali, Emmanuel Macron si aggiudica anche la maggioranza assoluta alle elezioni legislative.

Il candidato centrista di En Marche! si è aggiudicato 351 su un totale di 577. Per Macron si tratta di un successo importante, dato che può contare su una maggioranza nell'assemblea nazionale che gli permetterebbe di governare senza troppi intoppi.

Al secondo posto si sono collocati i repubblicani, che insieme agli alleati dell'UDI avranno 137 seggi. I socialisti ottengono 46 seggi, in forte calo dai 289 di 5 anni fa. Entra per la prima volta in parlamento Marine Le Pen, con 8 seggi.

Occorre registrare che l'astensione è stata record (56%), che potrebbe essere dipesa dal fatto che in soli 2 mesi ci sono state 4 tornate elettorali.

Regno Unito

L'esito del voto ha mostrato una vittoria dei Conservatori di Theresa May che tuttavia, a sorpresa, non sono riusciti a ottenere la maggioranza assoluta. 

La leader dei Tories, Theresa May, aveva indetto le elezioni anticipate per rafforzare la sua maggioranza in Parlamento (ovvero 330 seggi su 650) in vista della partenza dei negoziati per la Brexit con la Commissione Europea. Tuttavia non solo non è riuscita nel suo intento, ma ha addirittura perso la maggioranza di 326 seggi necessario per governare, aprendo a un "Hung Parliament".

 A recuperare terreno è stato il leader laburista, Jeremy Corbyn, una figura che sembrava non avesse le capacità di insidiare la May, ma che è riuscito a colmare gran parte dell'enorme gap di partenza, recuperando terreno anche rispetto alla tornata di due anni fa.

Germania

Nononstante la vittoria elettorale, Angela Merkel non è riuscita a formare un governo con Verdi e Liberali (la cosiddetta coalizione Giamaica). La posizione del partito Liberale è troppo distante da quella della CDU della cancelliera. Nonostante l'intervento del presidente, Walter Steinmeier, che ha richiamato alla responsabilità i leader politici, Angela Merkel si è detta contraria a un governo di minoranza con i soli Verdi e ha aperto a un ritorno alle urne.

Ricordiamo che nelle elezioni di settembre la Merkel si era aggiudicata il quarto mandato consecutivo, seppur con consensi decisamente in calo rispetto al 2013 (33% verso 41,5%). Male anche l'SPD che ha ottenuto poco più del 20%, registrando la peggior performance di sempre. Il vero vincitore di queste elezioni è il partito nazionalista, Afd, che con il 13% è riuscito ad entrare al Bundestag aggiudicandosi quasi 100 seggi. A seguire gli altri tre partiti: i liberali di FDP, i Verdi e i radicali di estrema sinistra di Die Linke, tutti con consensi tra il 9 e il 10%.

La tornata politica dell’Europa per il 2017 si chiude così nel segno dell'incertezza dopo le sorprese dei voti di Olanda e Francia. Se in quelle occasioni c'erano state sorprese positive, non possiamo dire lo stesso nel caso tedesco.

Italia

L'Italia si appresta ad andare al voto nella primavera del 2018 con la nuova legge elettorale (il Rosatellum). Questa legge elettorale prevede un sistema misto tra proporzionale e maggioritario. Così il Paese torna al voto dopo quello del 2013.

Dopo il fallito referendum costituzionale dello scorso anno, l'ex ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, ha preso la carica da premier al posto di Matteo Renzi. Al momento, la probabilità che si vada al voto entro marzo 2018 è molto alta, nonostante rimanga aperta la discussione per un possibile slittamento a maggio.

Le elezioni italiane rappresentano certamente un momento topico per l'intera Eurozona, visto che il rischio di avere un Parlamento "appeso" è molto alto. Le proiezioni, dopo le amministrative in Sicilia, non vedono alcun partito superare il 40%.

Olanda

Primo Ministro attuale: Mark Rutte

I leader dell'UE avranno tirato un sospiro di sollievo alla notizia dell'ormai certo trionfo di Mark Rutte nelle elezioni politiche olandesi del 15 marzo scorso, che hanno visto il sobillatore della destra, Geert Wilders, relegato al secondo posto.

Le previsioni erano state inizialmente tutte a favore di Wilders e il suo Partito della Libertà, che puntava alla vittoria facendo leva su populismo islamofobico e retorica euroscettica. Tuttavia, il primo ministro in carica Rutte e il suo Partito Popolare filo-UE sembrano aver conquistato 31 seggi parlamentari, contro i 19 di Wilders.

Rutte non è riuscito a ottenere una maggioranza assoluta, tuttavia la più ampia quota di voti dà al Primo Ministro la possibilità di creare una prima coalizione di governo. I negoziati potrebbero andare avanti per mesi, portando Rutte a ricorrere all'aiuto di altri tre partiti, al fine di assicurarsi 76 seggi parlamentari su 150.

Nonostante il secondo posto ottenuto, Wilders è quasi certo di non avere voce in capitolo nel verdetto finale. Tutti i maggiori partiti hanno escluso la possibilità di una coalizione con l'irriducibile euroscettico di destra. La sua sconfitta arriva giusto in tempo a dare linfa vitale ad una UE tormentata.

Altri paesi europei con elezioni imminenti

Non saranno solamente i paesi principali dell'Unione a tenere delle elezioni in questo 2017. Ci sono anche la Repubblica Ceca ad ottobre, l'Ungheria e la Slovenia verso fine anno.

Sebbene sia improbabile che i partiti euroscettici vincano in queste zone, un qualsiasi ulteriore segno di supporto incrementerebbe le tensioni .

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