Price Cap europeo sui prezzi del gas, sarà davvero efficace?
I paesi membri dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo per un tetto al prezzo del gas naturale nonostante rimangano le perplessità di alcuni membri.
La decisione
Ieri i ministri dell’energia dei paesi membri dell’Unione Europea hanno stretto una accordo per porre un tetto alle quotazioni del gas naturale dopo settimane di discussioni infruttuose.
La delibera dei paesi UE vuole porre un freno ai prezzi del gas naturale che stanno alimentando le pressioni inflazionistiche nel Vecchio Continente e aumentano le bollette per famiglie e imprese.
Tuttavia, sulla piattaforma TTF di Amsterdam le quotazioni dei futures con sottostante il gas naturale sono scese molto rispetto al picco di quasi €350/MWh raggiunto lo scorso 26 agosto. Infatti, oggi quotano a €103/MWh.
Il meccanismo si innescherà quando il prezzo dei contratti del gas naturale sulla piattaforma TTF, relativi al mese più vicino, supererà la soglia dei €180/MWh per tre giorni. Tuttavia, per l’attivazione completa del tetto ai prezzi, le quotazioni del gas sul TTF devono essere superiori di almeno €35/MWh rispetto ad un prezzo di riferimento basato sulle valutazioni del gas naturale liquefatto per tre giorni.
Il cap potrà entrare in funzione a partire dal 15 febbraio 2023 mentre l’accordo sarà ratificato nelle prossime settimane dagli stati membri.
Una volta attivato, il price cap non permetterà di negoziare contratti ad uno, tre mesi e ad un anno con un prezzo superiore di €35/MWh rispetto al prezzo di riferimento del GNL (Gas Naturale Liquefatto).
Questo permetterà di bloccare i prezzi dei contratti futures mentre il tetto stesso potrà fluttuare in base ai livelli di prezzo del gas naturale liquefatto.
Nonostante questo, alcuni paesi non sono stati favorevoli all’introduzione di questo meccanismo. L’Ungheria ha votato contro suggerendo che il price cap potrebbe generare instabilità finanziaria mentre la Germania, sebbene con qualche ritrosia, ha votato a favore.
Inoltre, la Russia non ha perso occasione per condannare l’introduzione del meccanismo che Mosca vede come un attacco ai prezzi creati dal mercato.
All’incirca 15 paesi tra cui, Belgio, Polonia e Grecia avevano domandato per un tetto al prezzo del gas al di sotto dei €200/MWh, molto al di sotto dei €275/MWh proposti il mese scorso dalla Commissione Europea.
Gli effetti sui mercati
L’accordo sul price cap ha causato un calo del 6% nelle quotazioni dei contratti sulla piattaforma TTF fino ad un minimo di €100/MWh. I prezzi rimbalzano poi leggermente nel corso della mattinata stabilizzandosi intorno ai €103/MWh.
In rialzo, invece, il petrolio con il WTI che tocca i $76/barile mentre il Brent del Mare del Nord ha raggiunto gli $80/barile.
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