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Indici globali in rialzo, al via la stagione delle trimestrali in Italia

Avvio positivo per Piazza Affari (+1,92%), che oggi attende la pubblicazioni dei dati di Intesa Sanpaolo e Fca. Ottimismo per la fine del lockdown in tutta Europa, mentre scemano le tensioni geopolitiche Cina-Usa

Gente a passeggio Fonte: Bloomberg

Rimbalzano gli indici europei dopo le tensioni di ieri tra Usa alla Cina. Quest’ultima, secondo il presidente Donald Trump, avrebbe gestito in maniera errata la fase iniziale della pandemia di coronavirus (prodotto in un laboratorio di Wuhan, secondo alcune prove di cui ha parlato, senza renderle pubbliche, il segretario di Stato Usa Mike Pompeo la settimana scorsa). Oggi invece i toni si sono abbassati (e il prezzo del petrolio è tornato a salire), spingendo al rialzo in apertura anche gli indici europei.

A cosa è dovuto l’ottimismo sui mercati finanziari?

La giornata negli Usa

Ieri è scattata la fase 2 delle restrizioni messe in atto nel tentativo di contenere la pandemia di coronavirus: ora che la curva dei contagi sembra essersi definitivamente abbassata, i governi hanno iniziato ad allentare le misure di distanziamento sociale, consentendo la riapertura di fabbriche e aziende. Si calcola che ieri siano tornati al lavoro circa quattro milioni di italiani, mentre tra la scorsa e questa settimana ha iniziato a riaprire anche il resto dell’Europa (in Germania le scuole hanno riaperto già lunedì scorso) e anche il governo Usa ha rimesso ai singoli stati la facoltà di riaprire gradualmente, con il governatore di New York Andrew Cuomo che ha annunciato la fine del lockdown il 15 maggio e un ritorno alla normalità in più fasi.

D’altra parte, resta fermo il rischio di una seconda ondata di contagi, che potrebbe riportare la situazione al congelamento di marzo - nelle ultime settimane, i nuovi ordini all’industria Usa sono crollati a livelli record e il numero dei disoccupati ha raggiunto i 30 milioni.

Attesi oggi in Usa i dati sull’indice Pmi Markit composito, oltre a quello Ism non manifatturiero, relativi al mese di aprile. Intanto, il dollaro scende nei confronti dell’euro, a 1,09.

Buone notizie anche sul fronte materie prime. Il petrolio continua a riguadagnare terreno dopo l’incertezza di ieri: il Wti americano viaggia a quota 24,72 dollari al barile, in rialzo di oltre l’8,5%, mentre il Brent fiora i 30 (attualmente segna 29,07 dollari al barile).

La chiusura asiatica

In Asia, dove i mercati in Cina, Giappone e Corea del Sud sono chiusi per festività, Hong Kong chiude in rialzo, a +1,30%. I guadagni sono arrivati sulla scia dei futures su Wall Street, con l’S&P 500 che ieri ha guadagnato lo 0,42%. Evidentemente la fiducia di una possibile ripresa dell’economia ha vinto anche sui cattivi dati economici pubblicati ieri, da cui risulta che l’economia di Hong Kong nel primo trimestre 2020 abbia subito una contrazione dell’8,9%, la peggiore dal 1974.

Anche sul fronte geopolitico sembrano essersi calmate le acque: gli Usa hanno fatto sapere che non chiederanno il pagamento di una penale a Pechino per le mancate responsabilità sulla gestione della crisi coronavirus, se questa accetterà di sottostare agli accordi commerciali stilati all’inizio dell’anno.

Come si prospetta la giornata sugli indici Europei?

A fare da padrone sulla scena del Vecchio Continente è l’ottimismo con cui si guarda alle riaperture delle prime attività, dopo l’allentamento delle misure anti-coronavirus, solo in parte moderato dall’attesa per i primi conti trimestrali, in uscita questa settimana. In Italia si comincia con Fca e Intesa Sanpaolo, che pubblicheranno i dati oggi; domani è il turno di Unicredit.

Nel frattempo, gli occhi dei mercati sono puntati anche sulla Corte Costituzionale tedesca, che oggi si esprimerà sulla legittimità delle misure di Quantitative Easing disposte dalla Banca centrale europea: per quanto le previsioni siano per un’approvazione, si tratta comunque di un indice della coesione comunitaria – soprattutto all’indomani degli attriti sul Recovery Fund per alleviare i danni del coronavirus all’economia europea.

Dal punto di vista macro, attesi oggi i dati sulla produzione industriale dell’Eurozona di marzo e l’indice Pmi composito del Regno Unito.

Gli indici europei mantengono i guadagni in apertura: Parigi segna un rialzo del 2,51%, Francoforte +1,93%, Londra +1,75% e Milano +1,92%.

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