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EUR/GBP ai massimi da tre mesi, al via oggi negoziati Brexit in presenza

Il capo negoziatore UK David Frost e la sua controparte UE Michel Barnier tornano a confrontarsi di persona, nella speranza di raggiungere un accordo anche prima della fine del 2020. Intanto, il cambio EUR/GBP sale a quota 0,9159

Brexit schermi Borsa Fonte: Bloomberg

Ripartono i negoziati per la Brexit in presenza, dopo mesi di stop forzato a causa del Covid-19 che hanno aggiunto ulteriori difficoltà alla ricerca di un accordo per cui le lancette continuano a correre.

Mancano infatti esattamente sei mesi al termine ultimo per la negoziazione di un’uscita ordinata del Regno Unito dall’Unione Europea. Entrambe le parti hanno dichiarato di essere intenzionate a raggiungere un accordo entro la fine dell’anno (il termine scade esattamente il 31 dicembre), ma l’intenzione di Downing Street sembra essere quella di raggiungere un compromesso sulle questioni più scottanti già entro la fine dell’estate – così da avere tutto il tempo di rifinire la gestione della relazione con l'Ue, in autunno.

Dall’altro lato, a Bruxelles non sembrano essere altrettanto ottimisti. Questioni più urgenti sono all’ordine del giorno delle istituzioni europee, prima fra tutti quella riguardante il Recovery Fund post-pandemico. Non a caso, già in occasione dell’ultimo consiglio Europeo, in cui il piano è stato presentato, la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva suggerito che i lavori per l’approvazione del piano di ripresa economica venissero anticipati, non solo perché ciò avrebbe consentito a quest’ultimo di entrare in vigore in anticipo rispetto a quanto prefissato (inizio del 2021), ma anche perché in tal modo le discussioni non si sarebbero trovare ad accavallarsi con quelle sulla Brexit.

In ogni caso, i negoziatori da parte comunitaria hanno assicurato che faranno del loro meglio. Bruxelles ha infatti garantito piena collaborazione e flessibilità – almeno fintantoché non vengano toccati alcuni principi comunitari come il mercato unico.

Quali sono le questioni ancora aperte?

In primo luogo, ancora non c’è accordo sulla struttura di un accordo: da parte dei 27 si chiede un patto omnicomprensivo che includa non solo questioni commerciali, ma anche i diversi aspetti della relazione con il Regno Unito post-Brexit; Londra invece propende per una serie di accordi separati, primo fra tutti un accordo di libero scambio.

Nello specifico le principali discordanze riguardano il cosiddetto “level plain field”, ovvero la reciprocità di trattamento sociale, legale, giudiziario e finanziario a regolare i rapporti tra UE e UK. Seguono poi le discussioni sui diritti di pesca, per altro portate allo stremo quando invece l’idea originaria era quella di raggiungere un accordo entro l’inverno, in funzione della stagionalità della questione.

Continuano infine a far discutere la regolamentazione degli aiuti di stato, la protezione dei diritti dei lavoratori e le richieste concernenti una svolta verde nelle politiche ambientali.

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Come si sta muovendo il cambio EUR/GBP?

Sul Forex la giornata è caratterizzata da un forte rally dell’euro, lanciato verso quota 1,128 nei confronti del dollarodopo una buona lettura dell’inflazione tedesca preliminare di giugno (allo 0,6%, in netto rialzo rispetto al -0,1% di maggio) e, restando in Germania, dall’annuncio con cui la Bundesbank ha chiarito di voler continuare al partecipare al programma europeo degli acquisti di titoli di Stato.

Un euro così forte porta al rialzo anche il cambio EUR/GBP, che raggiunge quota 0,9159 con un rialzo dello 0,82%. “La sterlina rimane sotto pressione in scia a diversi fattori, tra cui quello più importante è l'approssimarsi della deadline per uno slittamento del periodo di transizione oltre il 31 Dicembre 2020” spiega Vincenzo Longo, Premium Client Manager per IG. “C'era qualcuno che scommetteva su uno slittamento causa Covid, ma questa opportunità potrebbe svanire incrementando le chance di una Hard Brexit. Il rally del cambio EUR/GBP potrebbe non essere terminato qua e nuovi massimi sono all'orizzonte”

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