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Cina-Usa verso un mini-accordo? Oggi colloquio Trump- Liu He

Le trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti stanno andando meglio del previsto, trascinando in alto le borse

Trump and Xi Jinping Fonte: Bloomberg

Notizie positive per le trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti. Sembrava impossibile, considerando le premesse negative degli ultimi giorni, invece la situazione ha preso tutt’altra piega. Il colloquio chiave, quello tra il presidente statunitense Donald Trump e Liu He, vicepremier cinese e capo della delegazione arrivata ieri a Washington, è previsto per oggi alle 20:45 (ora italiana).

Nel frattempo, l’idea trapelata nelle ultime ore di un “mini-accordo” piace sia ai leader delle due superpotenze, sia ai mercati, che reagiscono positivamente al buon andamento delle trattative.

Cosa prevede il mini-accordo?

Trovare una soluzione per tutti i temi all’ordine del giorno sarebbe stato impossibile, eppure la prospettiva di un accordo limitato non è parsa solo un buon compromesso, ma anche la soluzione ideale: “Un accordo parziale è un obiettivo molto più realizzabile. Non solo sarebbe di tangibile beneficio rompendo l’impasse, ma creerebbe anche spazio di respiro per entrambe le parti, così da poter riflettere sul quadro generale”, scrive il China Daily, l’organo di stampa del Partito Comunista Cinese.

Il cambio Dollaro-Yuan

L’accordo provvisorio potrebbe risolvere la questione del cambio USD/CNH. Cina e Usa potrebbero infatti accordarsi per fissare un determinato margine entro cui far oscillare le valute, per evitare il ripetersi della strategia adottata dalla Cina da quando, lo scorso maggio, la guerra commerciale sembrava arrivata a un punto morto e Pechino ha iniziato a deprezzare sempre di più lo yuan.

L’import di prodotti agricoli

La Cina ha inoltre garantito maggiori importazioni di prodotti agricoli, soprattutto di soia, in cambio della rinuncia degli Usa a procedere con l’aumento dei dazi, previsto per il 15 ottobre, quando passerebbero dal 25 al 30% per circa 250 miliardi di merci cinesi.

L’apertura a Huawei

Da parte sua, l’amministrazione Trump sembrerebbe disposta a concedere la vendita di forniture per Huawei, azienda di telefonia cinese. Le forniture erano state sospese a maggio, quando la guerra commerciale ha raggiunto il suo punto più critico.

Come reagiscono le Borse?

L’ottimismo sui colloqui si riversa anche sulle Borse. I listini beneficiano inoltre della decisione di Pechino di aprire i propri mercati finanziari alle aziende straniere, da avviare entro il 2020. Tra gli indici statunitensi il Dow Jones (Wall Street) ha aperto a +1,21%, l’S&P 500 (US 500) a +1,18%, il Nasdaq (US Tech 100) in rialzo dell’1,38%. Anche le asiatiche registrano buoni risultati – ieri in chiusura il Nikkei (Japan 225 Future) era in rialzo dell’1,15% ,il Topix dello 0,88%, Hong Kong (Hong Kong HS50) del 2,5%.

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