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Brexit: Johnson presenta compromesso per confine irlandese, o si rischia no deal

La soluzione sulla frontiera non convince e l’ultimatum del premier britannico alla Ue fa precipitare il FTSE 100

Brexit analyst Fonte: Bloomberg

Durante la conclusione del congresso del partito Conservatore (tenutosi in questi giorni a Manchester), il premier britannico Boris Johnson ha lanciato quello che sembra un vero e proprio ultimatum sulla Brexit. La strategia del primo ministro britannico è praticamente certa: no-deal e uscita dall’Ue entro il 31 ottobre.

Una frontiera con l’Irlanda?

Tra le questioni più spinose resta quella del confine con l’Irlanda. Boris Johnson ha parlato di un compromesso: l’Ue accetti che l’Irlanda del Nord esca dall’unione doganale, mentre il Regno Unito si impegnerà a posizionare controlli non a ridosso della frontiera. “Se continuiamo a discutere di quelli che sono dettagli fondamentalmente tecnici sulla natura esatta dei posti di controllo, non facciamoci ulteriori dubbi sul fatto che l’alternativa sia un no deal”, ha dichiarato il premier. Il piano di Johnson prevede inoltre una durata prestabilita – dal 2021, quando cesserà anche il periodo di transizione per l’uscita del Regno Unito dall’Ue, al 2025.

Limite di tempo che sarebbe inaccettabile per il governo irlandese, oltre al fatto che l’Irlanda del Nord, in questo arco di tempo, potrebbe “scegliere” (come dichiarato dal ministro europeo per gli Affari europei, Helen McEntee) cosa mantenere e cosa rifiutare del mercato unico. “Se davvero la proposta del Regno Unito è questa, c’è da chiedersi se vi sia veramente la volontà di raggiungere un accordo”.

Le ripercussioni sul FTSE 100

Si teme dunque che quello di oggi possa essere l’ultimatum definitivo di Johnson all’Unione Europea. Stamattina il FTSE 100 ha aperto al ribasso, raggiungendo -1,82%. Si tratta del livello peggiore da metà agosto, quando ha perso il 2,78%. Ai timori per la Brexit si sommano anche le incertezze sulla crescita globale, che si sono intensificate ieri dopo alcuni dati peggiori delle attese del comparto manifatturiero statunitense e il taglio delle stime di crescita da parte di molti istituzioni internazionali.

Il cambio EUR/GBP

Sul mercato valutario la sterlina si conferma volatile e il cambio EUR/GBP rimane poco sotto area 0,89, dopo aver aggiornato ieri i massimi da tre settimane. La valuta britannica segue dunque a stretto giro gli avvicendamenti della Brexit, dopo che già ieri sera aveva chiuso in rialzo (+0,31%), in seguito a notizie da Bruxelles circa una proposta alternativa per la cosiddetta “Backstop”, la “rete di sicurezza” che dovrebbe risolvere le controversie sulla questione del confine tra Irlanda e Irlanda del Nord.

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