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Settore auto, frena l'Europa. Azioni BMW maglia nera a Francoforte

Nuove auto vendute in Europa: ad aprile -0,4%. Giornata negativa per il settore auto europeo, col future euro stoxx 600 Auto & Parts giù dell'1%. Fanalino di coda a BMW, peggior titolo dell’indice Dax. Dividendo da 3,5 euro.

BMW settore auto europa Fonte: Bloomberg

Giornata negativa per il settore auto europeo, col future euro stoxx 600 Auto & Parts in calo di un punto percentuale, con fanalino di cosa BMW, peggior titolo dell’indice tedesco a Francoforte (oltre il -6%).

Ad aprile il mercato europeo dell’auto ha registrato un calo dello 0,4%, a 1,303 milioni di unità vendute. Secondo i dati rilasciati in mattinata dall’Associazione dei produttori di auto (Acea), nella sola Eurozona le immatricolazioni hanno registrato un ribasso dello 0,9%, con la Germania leggermente al di sotto della media (-1,1%); netto rallentamento nel Regno Unito, dove sono stati cquistati il 4,1% di veicoli in meno.

Se il mercato dell’auto aveva tirato ieri un sospiro di sollievo dopo la decisione del presidente americano, Donald Trump, di prendersi altri sei mesi di tempo per valutare se e come alzare i dazi (al 25%) sul settore dell’automotive nel Vecchio Continente, i dati di oggi sono stati determinanti.

 

Tra i titoli più importanti, BMW arriva a cedere oltre il 6%, allungando la propria perdita da inizio anno a -15,5%. Il gruppo ha staccato oggi un dividendo annuale da 3,5 euro, con pagamento in data 21 maggio. Più contenuto il ribasso di Volkswagen, in discesa dell’1,4% (-10% negli ultimi 30 giorni) e Daimler, negativa a -1,55%. Lo scorso mese, il gruppo Volkswagen ha raggiunto un livello di le vendite inferiore del 3,7% al periodo precedente, con una contrazione della sua quota di mercato al 24,8%.

A Milano, Fiat Chrysler riesce a contenere le perdite, con una variazione negativa dell’1,15%, in parte riconducibile al taglio della quota di mercato in mano al gruppo italo-americano, scesa al 6,7% rispetto al precedente 6,9%. Complessivamente il mercato italiano ha però sovraperformato quello europeo, riportando una crescita mensile dell’1,5%. Da inizio anno tale valore è però sceso del 4,6%.

Va peggio alle francesi Michelin e Renault, in calo rispettivamente del 2 e dell’1,4%

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