Huawei sotto l'accusa Usa. Apple taglia le assunzioni. Guerra tech: chi vince?
Guerra tecnologica: gli Stati Uniti vietano la vendita di chip americani alla Cina. Huawei accusata di furto segreti commerciali. Apple taglia le assunzioni: pesa il calo di vendite smartphone (iPhone)

Nuove tensioni sul fronte tecnologico. Protagonisti della vicenda, ancora una volta, Stati Uniti e Cina, ed una guerra commerciale che torna a calcare la mano sul settore ad entrambi più caro.
Guerra commerciale: limite ai chip Usa. Huawei sotto attacco
A preoccupare gli operatori di mercato in mattinata è stata la notizia di alcuni legislatori statunitensi che hanno vietato la vendita di chip americani al Dragone e ad altre società cinesi non direttamente locate nella regione. Obiettivo della disposizione è limitare la possibilità che la Cina, sfruttando l’innovazione e la creatività a stelle e strisce, possa consolidare la propria presenza sul mercato globale con prodotti in competizione con quelli americani.
Non solo: il Wall Street Journal ha inoltre riportato che un gruppo di procuratori federali statunitensi sta indagando sulle accuse secondo cui Huawei avrebbe rubato segreti commerciali allo Zio Sam. Una storia già nota, che, con cadenza regolare, torna ad affossare il settore tecnologico. Huawei è infatti al centro di una vicenda internazionale che coinvolge Stati Uniti, Canada e Cina, scoppiata appena dopo l'arresto del direttore finanziario del gruppo, Meng Wanzhou (accusata di aver violato le sanzioni americane all'Iran, e proseguita la scorsa settimana con l'arresto del dipendente cinese di Huawei in Popolia (accusato di spionaggio contro il governo).
Washington-Pechino: uno scontro senza soluzione
Dopo un provvisorio ottimismo legato ai presunti passi avanti fatti a livello di colloqui commerciali Washington-Pechino, la realtà dimostra che difficilmente (e a prescindere da ciò che farà) la Cina riuscirà a scrollarsi di dosso le accuse di un’America determinata ad attestarsi come prima potenza tecnologica mondiale.
Di certo, le continue ritorsioni americane nei confronti del rivale ad oriente stanno affossando non solo le azioni del comparto tech, ma tutte quelle attività cross border che risentono delle tensioni paese su pasese, a partire dal comparto auto.
Apple taglia le assunzioni: pesa il calo smartphone in Cina
In una giornata di per sé impegnativa per la tecnologia, ad appesantire gli animi è l’annuncio di un taglio delle assunzioni previste da parte di Apple a partire dal primo trimestre fiscale 2019. Nell’ultimo anno fiscale Apple ha assunto 9000 persone in più rispetto alle attese, per un totale di circa 132.000 dipendenti. L’anno precedenti erano state 7000. Il blocco delle assunzioni non dovrebbe riguardare i nuovi ingressi previsti ad Austin, (Texas) e nella zona di Los Angeles. L’annuncio segue il warning di fine dicembre, quando Apple ha rivisto le proprie previsioni di vendita (e produzione) di iPhone legate al calo della domanda di smartphone in Cina. Le stime riviste di fatturato per il primo trimestre fiscale 2019 prevedono un fatturato di circa 84 miliardi di dollari (contro gli 89-92 inizialmente previsti).
Fatto da parte il business dei melafonini, le altre categorie di attività (Mac, iPad, tecnologia indossabile/domotica/accessori e servizi) hanno registrato nel complesso una crescita anno su anno del 19%.
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