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Focus titoli tech: Facebook down. Spotify denuncia Apple: minaccia la concorrenza

Azioni Facebook in calo. Autorità Usa riaprono dossier su vendita dati degli utenti. Tra gli acquirenti Amazon, Apple, Microsoft. reclamo di Spotify contro Apple: approccio anticoncorrenziale nella gestione dell'App. Store.

Borsa di New York Fonte: Bloomberg

Giornata contrastata a Wall Street, in attesa di ulteriori novità sul capitolo guerra commerciale e alla luce dei recenti dati macro, che hanno evidenziato un calo della produttività, nonché un rallentamento del settore immobiale. Mentre l'attesa si sposta al prossimo 20 marzo, quando la Federal Reserve potrebbe lanciare nuovi input, a muovere i merci sono ancora una volta i titoli del settore tecnologico e le loro dinamiche di fondo.

Azioni Facebook: dossier dati e Instagram down

Facebook in calo in apertura a Wall Street, dopo che i pubblici ministeri statunitensi hanno riaperto le indagini circa lo scambio e la vendita di dati di centinaia di milioni di utenti iscritti al gigante dei social. Tra i nomi degli acquirenti, un elenco di oltre 150 nomi, spiccano i colossi Amazon, Apple e Microsoft. Ad aggravare la performance del titolo si è aggiunta l’interruzione di Facebook ed Instagram di mercoledì, che ha bloccato le applicazioni nelle mani di Mark Zuckerberg per oltre 12 ore, uno dei peggiori down della storia social. Le azioni del gruppo si muovono oggi in territorio negativo tra l'1,5 e l’1,8%, a ridosso dei 170 dollari.

Facebook presenterà i propri risultati trimestrali il prossimo 23 aprile.

Spotify denuncia Apple: minaccia alla concorrenza

Tra le altre storie tech di giornata in chiave americana, i dissapori tra la big della musica Spotify ed il gruppo di Cupertino. Spotify ha presentato un reclamo contro Apple per l’approccio anticoncorrenziale adottato dal colosso degli smartphone nella gestione de proprio App Store. I problemi evidenziati dall’app. dello streaming sarebbero due: anzitutto, Spotify sarebbe costretto ad utilizzare il solo meccanismo di pagamento di Apple per gli utenti aventi un iPhone; in secondo luogo, ha spiegato l’Amministratore delegato del gruppo, Daniel Ek, “Apple pretende che Spotify e altri servizi digital paghino una commissione del 30% sugli acquisti fatti attraverso il suo sistema di pagamento, incluso il passaggio dalla versione free al servizio Premium. Se pagassimo questa tassa, saremmo costretti a far salire il prezzo del nostro servizio” ha sottolineato Ek “portandolo a diventare più alto del prezzo di Apple Music. Se, in alternativa, scegliessimo di non utilizzare il sistema di pagamento Apple (evitando quindi la tassa) Apple applica una serie di restrizioni tecniche”. Tra queste, ha precisato l’Ad “la possibilità di interagire con i nostri clienti”.

La mediazione di Cupertino farebbe infatti sì che Spotify non possa mandare email ai propri clienti che usano Apple. Al momento, Spotify ha sospeso la possibilità di iscriversi al servizio Premium per i clienti che si appoggiano a iOS.

Azioni Apple in ripresa: titoli con "rendita vitalizia"

Le azioni di Apple hanno registrato un movimento dell'1,2% dopo che Cowen ha valutato conferito ad Apple un rating outperform, con obiettivo di prezzo a $220 in 12 mesi. Secondo il gruppo, il business dell'iPhone rimane un forte driver per il titolo e offre agli investitori una "rendita vitalizia". Apple ha in parte recuperato le proprie perdite del 2018, con il titolo che ha rimbalzato oltre il 15% da inizio anno. Le azioni di Apple risultano oggi in crescita di quasi un punto percentuale, poco sotto i 185 dollari.

Apple presenterà i propri risultati trimestrali il prossimo 29 aprile.

Azioni General Electric in ripresa. Incognita guerra commerciale

Tra le storie di giornata a stelle e strisce, General Electric ha recuperato terreno a New York dopo essere scivolata bruscamente in scia alla comunicazione fatta agli azionisti. Per il 2019 il gruppo si aspetta profitti inferiori alle attese degli analisti, in parte alla luce dei problemi legati alle tensioni commerciali. GE prevede utili rettificati per l’anno in corso compresi tra $0,50 e $0,60 per azione, meno delle previsioni di $0,70. Sul titolo ha pesato anche l’annuncio di una possibile dilazione dei termini per la firma di un accordo di intesa che ponga fine alle tensioni tra Washington e Pechino. Le questioni in gioco, secondo fonti interne, sarebbero troppo importanti per far sì che una decisione a proposito venga presa in tempi brevi. Il titolo GE quota oggi in area positiva, con tre punti percentuali di rialzo, sopra i 10 dollari per azione.

General Electric presenterà i propri risultati trimestrali il prossimo 18 aprile.

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