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Andamento GBP/USD in rialzo dopo dichiarazioni del presidente della Fed

Con il dollaro sempre più debole, spinto al ribasso dalle rassicurazioni della Fed, il cambio GBP/USD torna ai massimi di una settimana, risalendo la soglia di 1,20

Sterline Fonte: Bloomberg

Il trend rialzista del dollaro sembra aver subito un rallentamento dopo le dichiarazioni di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, il quale in un’intervista oggi pomeriggio ha annunciato ulteriori “spazi di azione” dell’istituto centrale statunitense per far fronte all’emergenza coronavirus.

Come sta reagendo il dollaro agli ultimi sviluppi della situazione economica in Usa?

Negli ultimi giorni, il dollaro ha subito forti rafforzamenti causati dall’instabilità sui mercati finanziari e dalla fame di liquidità degli investitori, che ha colpito anche beni rifugio per eccellenza come l’oro (il quale ha subito ribassi fino a sfiorare, la settimana scorsa, 1.451 dollari l’oncia, salvo risalire nelle ultime ore a oltre 1.600 dollari/oz).

Con il suo ultimo intervento, Powell è riuscito a calmare le vendite, annunciando ulteriori mosse della Fed per garantire supporto ai mercati Usa. L’annuncio arriva a pochi giorni dall’implementazioni di nuovi acquisti di asset da parte della banca centrale statunitense, rendendoli potenzialmente illimitati, che aveva contribuito a restituire fiducia a Wall Street dopo giorni in cui gli investitori continuavano ad accumulare liquidità, sotto forma di dollari, spingendo al rialzo il valore del biglietto verde.

Ma ad impattare sull’andamento del dollaro è stato soprattutto il report, rilasciato nel pomeriggio dal Department of Labor statunitense, delle richieste di assegni di disoccupazione nella settimana del 16-21 marzo. Le domande sono ammontate a 3,283 milioni, la cifra più alta mai registrata, anch’essa diretta conseguenza del lockdown richiesto dall’emergenza coronavirus.

La decisione della Bank of England

Dall’altro lato dell’Atlantico, a influire sull’andamento del cambio GBP/USD è stata anche la riunione di oggi della Bank of England: nessun ulteriore taglio ai tassi di interesse, che già hanno raggiunto il minimo record dello 0,1% dopo la riunione a sorpresa del 19 marzo, quando la banca centrale del Regno Unito ha anche annunciato un’estensione del programma di Quantitative Easing da di 200 miliardi di sterline.

D’altra parte, gli investitori stanno aspettando le dichiarazioni del ministro delle finanze britannico, Rishi Sunak, il cui discorso è atteso in serata. La speranza è quella di un pacchetto di stimoli fiscali, dopo aver introdotto la settimana scorsa un piano che prevede sussidi statali per i liberi professionisti e freelance pari all’80% del loro salario (ma i numeri sono ancora in fase di definizione) e coperture fino a 2.500 sterline per gli impiegati impossibilitati a recarsi al lavoro, a causa delle restrizioni dovute al tentativo di contenere il diffondersi del coronavirus.

Come si sta muovendo il cambio GBP/USD?

Dopo aver raggiunto il punto più basso degli ultimi 35 anni, raggiunta la settimana scorsa, la coppia valutaria sterlina-dollaro in giornata è tornata a guadagnare terreno, sfondando la soglia psicologica dei 1,20. Al momento, la coppia valutaria viaggia a 1,2140, un rialzo di ben il 2,18% sul mercato valutario.

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