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Calcio e finanza

Un binomio non sempre vincente. Investire in una squadra di calcio conviene davvero?

In Italia la quotazione di Lazio, Roma e Juventus ha entusiasmato i tifosi-azionisti e iniettato capitali freschi nelle casse societarie. Segui l’analisi del rapporto tra calcio e mercati finanziari con:

  • Un approfondimento sulla struttura dei ricavi dei club 

  • I commenti dei nostri analisti sull’andamento azionario

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La struttura dei ricavi dei club

Il calcio moderno è fatto di club quotati in borsa, sponsorizzazioni da centinaia di milioni di euro e diritti TV. Da gioco povero, la cui pratica non richiedeva attrezzature costose, si è diffuso velocemente in Europa e Sud America e si è evoluto in un business multimilionario: l’anno scorso, i 20 club piú ricchi al mondo hanno totalizzato ricavi aggregati per 6,6 miliardi di euro (un aumento dell’8% rispetto alla stagione precedente). Numeri stratosferici. Pensiamo che al giorno i top 20 riescono a generare €18,2 milioni.

Deloitte, società di revisione e certificazione bilanci, stila ogni anno la classifica delle squadre più ricche. La classifica appena diffusa, a gennaio, vede la top 10 dominata dai campionati europei. Spagna, Inghilterra e Germania vantano la rappresentanza più folta nelle prime 10 posizioni della lista. Per la Francia c’è una sola squadra, ma di peso, il PSG di Ibra e Cavani.

Real Madrid e Barcelona occupano saldamente i primi due gradini del podio seguiti dal Manchester United: sono gli unici tre club al mondo ad avere abbattuto la barriera dei €500 milioni di ricavi. Tuttavia, durante la stagione 2014/15, anche le performance finanziarie delle squadre britanniche sono state buone, avvantaggiate dalla sterlina forte (Gbp/Eur link). Deloitte ha quantificato il vantaggio valutario in €1,2milioni ogni 10 milioni di sterline di ricavi. Una somma decisamente non trascurabile.

Per quest’anno, la speranza che l’Italia migliorasse il ranking Fifa, conquistando così il diritto a portare nelle competizioni europee una squadra in più, è irrimediabilmente sfumata con note ripercussioni finanziarie: nessun premio per la partecipazioni alle fasi finali delle coppe e meno soldi derivanti dai diritti TV, a danno del calciomercato e quindi della competitività. Le squadre italiane comprese nella top 20 sono Juventus, Milan, Roma e Inter. Sorte peggiore è toccata al Napoli, che dal 16° posto occupato nello scorso campionato è scivolato al 30°. La Vecchia Signora del calcio italiano è stabile al 10° posto, invariato rispetto all’anno scorso, con un monte ricavi di €323,9 milioni. Fattore chiave del rilancio bianconero è stata la costruzione dello Juventus Stadium, che ha generato un nuovo flusso di cassa che non si limita ai biglietti staccati ai cancelli (per Juve e Roma rimandiamo all’analisi dettagliata sull’andamento dei titoli azionari). Scorrendo la classifica, la prossima squadra italiana in cui ci s’imbatte è il Milan, che perde due posizioni e scivola al 14° posto, con un monte ricavi di €199,1 milioni. I rossoneri scontano la mancata partecipazione alle Coppe, che in questa istanza può essere quantificata in ben €39,7 milioni di ricavi da diritti TV non pervenuti in via Aldo Rossi. In 16° posizione la Roma, con ricavi pari a €180,4 milioni, e al 19° l’Inter con €164,8 milioni.

Le principali fonti di reddito sono diritti TV e merchandising che influenzano il giro d’affari dei football club per un 81% (40% i diritti TV e 41% il merchandising). I biglietti delle partite contano per un misero 19% dei ricavi delle società. Per questa ultima fonte di reddito è interessante osservare che il club numero 1 nei redditi non è uno dei big three (Real Madrid, Barcelona e Manchester United) ma è l’Arsenal che nell’ultima stagione è riuscito a ricavare nella vendita di biglietti e abbonamenti €132 milioni (il Real Madrid ha guadagnato €129,8 milioni e il Barcelona €116,9 milioni).

Nei ricavi da diritti televisivi il Real Madrid riesce ad aggiudicarsi il primo posto con €199,9 milioni, superando di poco i rivali del Barcelona (€199,8 milioni). Il Real Madrid ha perso quasi €5 milioni passando da 204,2 a 199,9 della passata stagione sulla scia dei differenti risultati ottenuti in Champions League (vittoria nella stagione 2013/2014 “soltanto” semifinale nel 2014/2015). Molto bene invece il Barcelona che ha visto i ricavi salire del 10% per la vittoria sulla Juventus nella finale all’Olympiastadion di Berlino.

Nei ricavi da merchandising domina il Paris Saint-Germain (€297 milioni) grazie ai contratti con Nike, Emirates, American Express e Qatar Tourism Authority. I ricavi commerciali della squadra francese rappresentano il 62% del totale ricavi del club, nessun altro team ha un rapporto così alto. Il podio dei ricavi commerciali è composto inoltre dal Bayern Munich con €278,1 milioni e dal Manchester United con €263,9 milioni.

Nel confronto tra Juventus e Roma la differenza è evidente con il club di Torino che supera il team della capitale in tutte le categorie di reddito.

I commenti dei nostri analisti sull’andamento azionario

Juventus: in Italia è la più forte ma in Borsa il titolo è fiacco
Filippo Diodovich, 04/04/2016

Nonostante le recenti ottime prestazioni della squadra (4 campionati vinti, una finale di Champions League) il titolo non ha evidenziato una performance particolarmente brillante. Negli ultimi 5 anni Juventus FC ha mostrato una flessione del 25% circa da 0,34 del 31 marzo 2011 ai 0,25 odierni. Certo le condizioni economiche in Italia sono state particolarmente difficili negli ultimi anni e se facciamo un confronto fra…

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Nota bene: I dati forniti si basano sul report Deloitte "Top of the table - Football Money League" (Sports Business Group, Gennaio 2016).

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