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Indice Mib fallisce il rimbalzo, non bastano le misure di Trump per sostenere i mercati davanti al coronavirus

Mille miliardi di dollari per famiglie e imprese: è la ricetta Usa per supportare l’economia reale e tentare di scongiurare il rischio recessione. In leggera flessione il Mib di Milano, comunque la migliore tra le piazze europee

Persona che fa acquisti Fonte: Bloomberg

Mentre l’epidemia di coronavirus continua a tener sotto torchio l’Europa, con il conto dei decessi che solo in Italia ha superato quota 2.500, il mondo della finanza tenta, senza successo, di recuperare terreno.

Qual è stata l’ultima mossa degli Usa per fronteggiare il coronavirus?

Il pacchetto di stimoli passato ieri dal presidente Donald Trump prevede mille miliardi di dollari a sostegno di imprese e famiglie, nel tentativo di supportare l’economia reale davanti alla minaccia di recessione - pochi giorni fa, Goldman Sachs ha stimato una contrazione del 5% per Pil statunitense nel secondo trimestre 2020.

Oltre che per le famiglie e attività a rischio chiusura, parte delle misure sono destinate anche all’industria delle compagnie aereetra le più colpite dalla crisi. Il segretario del Tesoro Usa, Stephen Mnuchin, ha inoltre annunciato il rinvio del pagamento di dieci milioni di tasse (per le imprese) e un milione (per il singoli). Nell’esporre le misure al Senato, Mnuchin ha annunciato un potenziale aumento della disoccupazione del 20% qualora il pacchetto non venisse approvato; d’altro canto, ha anche chiarito di non aspettarsi che i mille miliardi vengano dispiegati in toto.

Il provvedimento stanzia assegni da 1.000 dollari da corrispondere alle famiglie americane entro due settimane, Eppure, non sembra essere bastato: ieri sera gli indici Usa hanno chiuso in rialzo, con il Dow Jones in rialzo di 1.049 punti (+5,2%), ma già stamattina i futures in Asia sono scesi del 3,7%.

Come hanno reagito gli indici asiatici?

Il calo si è riversato anche sugli indici asiatici, con i listini cinesi che hanno chiuso con ribassi compresi tra l’1,83% (Shanghai) e il 2,26% (China A50). Contrastanti invece i valori in Giappone: il Nikkei chiuse a -1,68% mentre il più ampio Topix segna un leggero rialzo dello 0,19%.

Quali misure contro il coronavirus si prevedono da parte della Fed?

Nel frattempo, tra ieri e oggi si è svolta la riunione ufficiale della Federal Reserve. Negli ultimi giorni l’istituto centrale Usa ha cercato di ridare fiducia ai mercati tramite forti misure di politica monetaria che hanno abbassato drasticamente il costo del dollaro, portandolo a una forbice compresa tra 0 e 0,25%.

Eppure la crisi richiede ulteriori passi, ancora più audaci. A poche ore dalla conclusione della riunione, è probabile che la Fed decida di riesumare la Term Auction Facility che, tra il 2007 e il 2009, permetteva una maggiore possibilità per le banche di accedere ai prestiti della Fed.

Gli indici europei sono ancora preoccupati più per il coronavirus?

Misure sempre più importanti che, però, ancora non sembrano funzionare. I ribassi da record de lunedì nero non si sono più registrati, eppure stamattina gli indici europei hanno fallito il rimbalzo.

L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha perso in apertura oltre il 4%, mentre le singole piazze europee hanno subito ribassi intorno al 5%. Attualmente, Parigi viaggia a -4,15%, Francoforte segna – 4,16%, Londra -4,95%, Madrid -3,43 e Milano, la migliore tra le europee perde solo il 2,5%.

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