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Brexit, oltre al cambio GBP/USD: sfida Londra-New York sulla nuova City

Nuova debolezza sul cambio GBP/USD. Londra colpita dalla Brexit, in attesa del post Theresa May (7 giugno): crescono i manager che scelgono New York. Quale sarà la nuova capitale finanziaria mondiale tra cinque anni?

Fonte: Bloomberg

Molto rumore per nulla è al momento il titolo più azzeccato per questa Brexit, che tanto ha fatto infervorare gli animi, ma che praticamente non ha ancora posto le basi per l’uscita inglese dall’Unione europea. La vittoria del Brexit Party di Nigel Farage alle elezioni europee del 23-26 maggio (che ha ottenuto il 31,7% delle preferenze) assieme con la schiacciante sconfitta dei conservatori di Theresa May (scelti dall’8,7% degli elettori, il minimo storico mai registrato), hanno riaperto ogni possibilità su come la Gran Bretagna gestirà il processo prima del prossimo 31 ottobre, nuovo termine fissato da Bruxelles. Tra le poche certezze del caso, l'uscita da Downing Street della premier Theresa May è in programma il prossimo 7 giugno.

GBP/USD: sfida sulla forza del cambio

I primi effetti della galoppante incertezza delle ultime settimane sul fronte Brexit si è registrata anzitutto sul mercato del forex, con la sterlina che ha pesantemente perso terreno, sia contro euro (col cambio EUR/GBP salito del 4% dai minimi di inizio mese), sia contro dollaro (con la coppia GBP/USD scesa del 3,8% sul medesimo arco di tempo).

Con riferimento agli equilibri che dominano l’asse Regno Unito-Stati Uniti, oltre ad una valutazione di carattere valutario, è interessante notare quali effetti finanziari ha già sortito il progetto di una uscita di Londra dalla finanza europea. Da una indagine a firma Duff & Phelps, il disordine generale sul fronte Brexit ha portato alcuni dei principali player del risparmio gestito a lasciare la capitale inglese, a beneficio di New York.

Brexit: New York ha la meglio su Londra

Secondo quanto emerso dal sondaggio annuale Global Regulatory Outlook (che coinvolge 180 manager nei settori di gestione patrimoniale, private equity, hedge fund, servizi bancari e brokeraggio), oltre la metà degli intervistati vede New York come il principale centro finanziario del mondo, in crescita del 10% rispetto alle rilevazioni 2018; parallelamente, il 36% del campione vede ancora Londra come principale leader finanziario, in calo del 17% rispetto all'anno passato.

Nuovo polo finanziario? Hong Kong batte tutti

"Se l'anno scorso la Brexit ha gettato un'ombra di incertezza sull'economia del Regno Unito, ora quell’incertezza è passata ad essere una vera e propria crisi", hanno riferito da Duff & Phelps. Gli stessi hanno aggiunto: "Guardando al futuro, tuttavia, l'influenza della globalizzazione comincia ad essere evidente: il 12% degli intervistati si aspetta che Hong Kong sarà il più importante centro finanziario al mondo tra cinque anni”.

Gli esperti hanno inoltre evidenziato come Dublino, Francoforte e Lussemburgo siano migliorate quest'anno, in scia ad una ricerca europea di trovare un hub finanziario sostitutivo a Londra. Dalla Gran Bretagna, intanto, i rappresentanti di Governo prevedono che il settore bancario inglese esca dalla Brexit più forte di prima.

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