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Tempo di confermare la propria leadrship, non solo quella delle migliori serie tv in programma: Netflix è tornata a rivendicare il proprio ruolo nel settore tech, con utili trimestrali positivi e sopra le attese degli analisti.
Tra le questioni chiave discusse nel pomeriggio di ieri, la pubblicazione dei primi dati trimestrali del comparto tencologico ha riacceso i riflettori sul colosso delle serie Tv. Una Nextlifx che, se da un lato si sta preparando a lanciare l’opzione “Choose your own adventure” per adattare il finale della storia al gusto del cliente, dall’altro ha ben compreso alla fine dello scorso trimestre che ad avere l’ultima parola sono sempre i dati. E i sottoscrittori.
Utile per azione a 0,89 dollari, superiore al livello di 0,68 dollari atteso dagli analisti e in deciso rialzo rispetto ai 29 centesimi del trimestre precedente. Bene anche i ricavi complessivi, che hanno raggiunto i 4 miliardi come da aspettative del mercato.
Accolto positivamente è stato però anche un altro dato: quello relativo ai sottoscrittori. Dopo i risultati deludenti del secondo quarter, quando il colosso americano delle serie tv ha annunciato un calo delle iscrizioni da 1 milioni di utenti rispetto a quanto la stessa società si attendeva, questa volta i 7 milioni in più di sottoscrittori hanno rincuorato coloro che avevano risposto alla precedente notizia con le vendite.
Netflix ha registrato nei primi nove mesi dell’anno una crescita della quotazione pari all’89%. Dopo il calo d’inizio ottobre che ha riportato i prezzi al di sotto dei $320 per azione, il gruppo ha guadagnato ieri oltre il 4%, chiudendo poco sotto i $350.
A conferma di un comparto tecnologico che ancora convince il mercato a stelle e strisce, anche i dati di IBM, che hanno battuto le previsioni degli analisti, con un eps a $3,42 e ricavi complessivi (leggermente sotto le stime) pari a 18,76 miliardi di dollari. Gli analisti si attendevano un utile per azione di $3,39, con ricavi di $19,1 miliardi.