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Shutdown: letteralmente, arresto del sistema operativo; praticamente, la situazione che blocca gli Stati Uniti da ormai 19 giorni, a causa del mancato accordo sul finanziamento delle attività amministrative. A bloccare il Congresso americano, ancora una volta, la costruzione del muro al confine col Messico, sul quale il Presidente Donald Trump non intende fare passi indietro, mentre i democratici rifiutano di stanziare fondi per sostenerne le spese. Complessivamente, il costo della misura si attesta a 5,7 miliardi di dollari.
In attesa di sviluppi nelle trattative tra repubblicani e democrativi, puntuale è arrivata oggi l’opinione dell’agenzia Fitch, che ha diramato un warning sul rating del debito sovrano statunitense, passibile di perdere il giudizio tripla A. Trump, dal canto suo, è tornato ad incalzare: che si tratti di una barriera d’acciaio o una parete di cemento, il muro si farà.
Mentre qualcosa si sta sbloccando sul fronte commerciale (con la decisione di prolungare di un giorno i colloqui con Pechino a fronte del positivo esito delle trattative per porre fine alla guerra tariffaria), tutto è ancora fermo quando si guarda all’amministrazione americana.
"Qualora lo shutdown dovesse continuare fino al primo marzo e la decisione sul tetto del debito dovesse diventare un problema, allora dovremmo iniziare a preoccuparci anche del quadro politico, dell'impossibilità di stendere la legge di bilancio e della effettiva compatibilità di un rating tripla A con tale contesto". Ha commentato così il responsabile globale dell’agenzia di rating Fitch, James McCormack, preoccupato che lo stallo governativo a stelle e strisce possa finire per aprire nuovi ostacoli per i lavoratori (sono 800 mila i dipendenti che non stanno percependo il proprio salario) l’economia ed il mercato a stelle e strisce.
L’allarme lanciato da Fitch sul rating del debito sovrano statunitense apre all’eventualità di un possibile, futuro downgrade della prima economia al mondo, nel caso in cui lo shutdown dovesse portare il Paese a sforare il tetto del debito e ad ostacolare la legge di bilancio. Il warning fa inoltre seguito al discorso tenuto ieri dallo stesso Trump, nel quale il Tycoon ha ribadito che “la crisi umanitaria e di siciurezza nazionale si sta aggravando” ed è quindi necessario agire per la costruzione di un muro “essenziale che si ripagherà da solo”.
A detta del Presidente Usa, i democratici starebbero ignorando volutamente il problema, negando “la tragica realtà dell’immigrazione illegale” che riguarda donne molestate, bambini utilizzati come merce di scambio per oltrepassare il confine, il gasdotto per le droghe che dilagano nel Paese e le morti in Georgia e California da parte di chi “non ha diritto a Stare negli Stati Uniti”. E ancora “immorale non è il muro, ma i politici che non fanno nulla”.
Nel pomeriggio di oggi i democratici si recheranno alla Casa Bianca per cercare di porre fine ad uno shutdown durato troppo a lungo, che, tuttavia, ancora sembra lontano da un accordo.