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NUOVI MASSIMI PER GOLD

La corsa al rialzo dell'oro non trova ostacoli, nuovi record sopra $4.000

Il metallo prezioso ha segnato un nuovo picco storico a $4.050 grazie alle aspettative sulla FED e all'incertezza geo-politica

Fonte: Bloomberg

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Traguardo storico per il gold

Il rally dell’oro ha superato anche le aspettative più rialziste, con il metallo prezioso ora scambiato sopra i 4.000,00 $ l’oncia per la prima volta nella storia. Quello che a inizio anno (oro a $2.700) era un obiettivo superambizioso per alcuni e un target fantascientifico per altri è diventato realtà, a conferma della forza dei driver macroeconomici e geopolitici che continuano a sostenere la domanda del principale bene rifugio.

Nel 2025 l’oro ha già guadagnato oltre il 50% da inizio anno, infrangendo molteplici massimi storici fino a superare la soglia dei 4.000,00$, toccando un picco al momento a $4.050. Questo ultimo scatto si inserisce in sette settimane consecutive di rialzi, e una ottava sembra in formazione.

Il movimento rialzista è stato sostenuto da tantissimi fattori: 

  • i timori sulla stabilità fiscale degli Stati Uniti 
  • la crescente fiducia che la Federal Reserve effettuerà due tagli dei tassi entro fine anno
  • la debolezza cronica del dollaro (anche se recentemente ha cercato un recupero)
  • i rendimenti reali dei bond USA in calo
  • i forti acquisti da parte di alcune banche centrali (India, Cina, Turchia, Indonesia, …) in un processo di diversificazione delle riserve e di minore esposizione al dollaro
  • le tensioni geopolitiche su livelli molto elevati 

Dollaro debole e rendimenti reali bassi dei bond USA spingolo rally dell'oro

Un dollaro USA più debole resta uno dei principali catalizzatori della forza dell’oro, poiché ne aumenta l’accessibilità per gli investitori esteri che acquistano un asset denominato in dollari.

Al contempo, i rendimenti reali dei Treasury USA, rendimenti nominali al netto dell’inflazione, sono sotto pressione, riducendo ulteriormente l’appeal degli strumenti fruttiferi.

Questa combinazione continua a creare un contesto favorevole per l’oro, poiché il suo tradizionale svantaggio, l’assenza di cedola, diventa meno rilevante in ambienti a rendimenti reali bassi.

La correlazione negativa tra rendimenti reali e prezzo dell’oro si è confermata ancora una volta, sostenendo l’ascesa del metallo verso nuovi massimi.

Gli acquisti delle banche centrali offrono supporto strutturale per il gold

La domanda istituzionale rimane una forza potente a sostegno dei prezzi. Banche centrali (India, Cina, Turchia, Indonesia, ...) e fondi sovrani hanno mantenuto livelli elevati di acquisti d’oro, stimati in 400–500 tonnellate annue. 

Il World Gold Council segnala una continua diversificazione dagli asset in dollari, una tendenza strutturale che ha contribuito a stabilire un solido supporto ai prezzi.

Le scelte di alcune banche centrali sono legate all'interesse di diminuire le riserve in dollari per diversificarle con altri asset.

A differenza dei flussi speculativi, che possono invertirsi rapidamente, l’accumulo delle banche centrali riflette un posizionamento strategico di lungo periodo, conferendo stabilità al rally più ampio.

Questa domanda istituzionale crea un livello di supporto fondamentale che aiuta a mantenere prezzi più alti anche quando la domanda d’investimento tende a moderarsi.

Domanda da bene rifugio in intensificazione

Il ruolo tradizionale dell’oro come bene rifugio è diventato sempre più rilevante in un contesto globale incerto. Rischi geopolitici persistenti, dal conflitto Russia-Ucraina alle tensioni in Medio Oriente, combinati con lo stallo politico negli USA e in Francia e con crescenti preoccupazioni fiscali, hanno spinto gli investitori verso asset difensivi.

L’inflazione resta ancora su livelli sopra la tolleranza, mentre i mercati si aspettano un orientamento più accomodante da parte delle principali banche centrali, condizioni in cui le caratteristiche di copertura dall’inflazione dell’oro sono particolarmente apprezzate.

Ogni episodio di tensione politica o economica ha rafforzato l’appeal dell’oro come hedge contro l’incertezza, creando un ciclo auto-rinforzante di domanda e acquisti spinti dal momentum.

L’accumulo di rischi globali genera un ambiente in cui i gestori di portafoglio vedono l’oro come assicurazione essenziale, più che semplice diversificazione.

Target a $4.500 per il primo trimestre 2026

Con l’oro ora sopra i 4.000,00 $, l’attenzione si sposta su quanto possa estendersi il rally e cosa potrà sostenerlo. Pressioni al ribasso persistenti sui tassi reali, debolezza del dollaro e accumulo istituzionale continuo saranno elementi chiave.

Anche le nostre proiezioni  si sono adeguate rapidamente dopo il recente rally. Ci aspettiamo l'oro a $4.200 entro fine anno e a $4.500 nel primo trimestre 2026.  

Se la domanda resterà robusta, sia da parte degli investitori privati sia delle banche centrali, questa revisione rafforza l’idea che l’ascesa dell’oro sia radicata nei fondamentali, non solo in una speculazione di breve termine.

Nuovi shock geopolitici o macro potrebbero accelerare ulteriormente la ricerca di asset sicuri, mentre i vincoli di offerta potrebbero amplificare i futuri rialzi di prezzo.

I rischi che potrebbero frenare l’ascesa

Nonostante la forza, il percorso dell’oro non è privo di rischi che potrebbero rallentare o invertire l’avanzata. Un dollaro USA in ripresa, tagli dei tassi rinviati o inferiori al previsto, o un miglioramento improvviso del clima di fiducia sui mercati potrebbero indebolire la domanda.

Sono possibili anche presa di profitto e correzioni tecniche lungo il cammino, man mano che gli investitori momentum consolidano i guadagni.

Se le banche centrali dovessero rallentare o invertire il ritmo degli acquisti, uno dei pilastri chiave del supporto all’oro si indebolirebbe, rimuovendo quella domanda istituzionale cruciale che ha sostenuto la recente forza.

I rally prolungati spesso sperimentano fasi di consolidamento, e la rapidità dei guadagni recenti dell’oro suggerisce che pullback o pause possano verificarsi prima di ulteriori avanzate significative.

Analisi tecnica Spot Gold

L’oro segna nuovi massimi storici a $4050 l’oncia, confermando il momento estremamente positivo. Il rally del metallo prezioso, al momento, non sembra trovare ostacoli questa settimana. Ribassi fino a $3900 resterebbero compatibili con l’ipotesi di un nuovo segmento rialzista con target a $4080 e $4200. Discorso diverso in caso di cedimento del supporto a $3900, condizione che potrebbe preludere a una discesa più profonda verso $3720.

L’RSI(14) è ampiamente in ipercomprato che conferma il momentum super favorevole ma accentua le possibilità di ritracciamento. Al momento non si notano divergenze. Le medie mobili di breve/medio periodo sono inclinate al rialzo e scorrono sotto i prezzi, confermando la struttura di massimi e minimi crescenti.

Scenario principale (rialzista). Superamento della resistenza a $4.050 → probabile estensione verso $4.080 e, in seguito, $4.200.

Scenario alternativo (ribassista). Cedimento del supporto a $3.900 → segnale di indebolimento di breve, preludio a una possibile discesa verso sostegni inferiori della fascia $3.720.

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