AMD - OPENAI
L'intesa AMD-OpenAI potrebbe riscrivere la storia dell’architettura AI
Oggi 6 ottobre 2025, AMD e OpenAI hanno annunciato un’intesa pluriennale che getta le basi per una delle partnership più ambiziose nel panorama dell’hardware per l’intelligenza artificiale fino ad oggi. Secondo i termini resi pubblici:
L'accordo è presentato da AMD come un potenziale catalizzatore per mettere in discussione il dominio di NVIDIA nel campo dei chip per intelligenza artificiale.
AMD evidenzia un rialzo del 28% a $212 segnando un picco intraday a $227,75, nuovi massimi storici per il gruppo guidato da Lisa Su. Debolezza invece per il competitor Nvidia che mostra un calo dell'1,75% a $184.
OpenAI ha attualmente legami molto stretti con NVIDIA, e ha recentemente annunciato un investimento da parte di quest’ultima per fornire GPU. Ma dipendere da un singolo fornitore è un grosso rischio, specialmente nell’era dell’AI dove la domanda di potenza computazionale è esplosiva e cambia in modo esponenziale. Questo accordo permette a OpenAI di diversificare e ottenere maggiore autonomia.
Essere scelto da uno dei player più rilevanti nel mondo AI conferisce ad AMD una legittimazione che può accelerare l’adozione delle sue GPU nei data center AI. Questo è particolarmente rilevante perché, storicamente, NVIDIA ha dominato non tanto per avere hardware nettamente migliore (anche se spesso lo è stato), ma per l’ecosistema software (CUDA, librerie, community).
Il fatto che OpenAI possa acquisire fino al 10 % di AMD tramite warrants rende l’accordo non solo commerciale, ma anche strategico: OpenAI beneficia se AMD ha successo, il che incentiva entrambe le parti a lavorare in sinergia.
6 GW di compute è una dimensione enorme — per dare un’idea, AMD stessa sottolinea che si tratta di quantità di potenza comparabili a chi alimenta migliaia o milioni di abitazioni.
La scalabilità è fondamentale: non serve soltanto aver chip potenti, ma averne molti e poterli integrare su larga scala con efficienza energetica e infrastrutturale.
Dipendenza dalle prestazioni: OpenAI scommette sul fatto che le future GPU di AMD (nello specifico la serie MI450) saranno competitive con quelle di NVIDIA. Se AMD non riuscisse, l’accordo potrebbe essere penalizzante.
Vincoli di milestone e attivazione delle warrants: OpenAI potrà esercitare le opzioni solo se AMD consegnerà chip e se il prezzo delle sue azioni supererà certi target (fino a 600 USD per azione). Se non si raggiungono quei traguardi, parte della potenziale acquisizione non si concretizzerà.
Concorrenza e reazioni del mercato: NVIDIA e altri competitor probabilmente reagiranno con nuove strategie (riducendo i prezzi, investendo in R&D, costruendo alleanze). AMD dovrà essere all’altezza anche dal punto di vista software e di ecosistema.
Regolazioni, accesso ai mercati e guerre commerciali: Le tensioni geopolitiche nel settore dei semiconduttori potrebbero influenzare la capacità di AMD di esportare chip o accedere ad alcune tecnologie critiche.
AMD si posiziona sempre più come un’alternativa concreta a NVIDIA, con potenziale impatto sui margini e strategie dei data center AI.
OpenAI ottiene margini di manovra maggiori, potendo scegliere tra più fornitori e condizionare il design dei chip, rendendo l’infrastruttura più “su misura”.
I competitor hardware dovranno accelerare innovazione o cooperazione per non essere tagliati fuori.
Il mercato delle GPU AI potrebbe vedere una ulteriore maggiore concentrazione con una sfida a due tra Nvidia e AMD.