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Borse europee in frazionale rialzo stamane in scia a delle buone trimestrali arrivate dal Vecchio continente e alla buona chiusura di Wall Street di ieri sera. A tal proposito, Trump è tornato sul tema Cina, sottolineando che i negoziati proseguono bene e che si è già a buon punto. Nessun riferimento è stato fatto nei confronti della Ue, dove il timore di tariffe sul comparto auto ha spinto la responsabile del commercio Cecilia Malmstrom ad avanzare l'ipotesi di dazi per 23 miliardi di dollari su beni made in Usa.
Sinora neanche le bruttissime indicazioni arrivate dalle stime flash degli indici PMI di gennaio per l'eurozona sembrano scalfire il sentiment degli operatori, che probabilmente attendono delucidazioni da Draghi questo pomeriggio. Nella riunione BCE di oggi non si attendono infatti variazioni alla politica monetaria, ma il numero uno dell'istituto potrebbe aprire la strada a una nuova operazione TLTRO da lanciare a marzo e un atteggiamento più morbido sul rialzo dei tassi. Fattore questo che potrebbe essere apprezzato dagli operatori.
Resta di fatto che le stime preliminari sono state particolarmente brutte. L'attività economica nell'area euro si è espansa al ritmo più basso da luglio 2013, con i valori che si stanno schiacciando verso l'area di 50 sia per il comparto manifatturiero che per quello dei servizi. A determinare questo avvitamento è principalmente il calo repentino dei nuovi ordinativi. Intanto i segnali di contrazione si sono affacciati anche sulla manifattura tedesca, mentre in Francia la contrazione dell'attività economica è peggiorata, scendendo ai livelli di novembre 2014.
Tra i conti, brilla STM che balza del 9% dopo una trimestrale che ha spiazzato le attese, con un aumento degli utili e dei ricavi. Male Ford che ha registrato una brutta performance in Europa e Cina.
Sul fronte mercati, l'euro ha risentito delle deboli indicazioni macro, con il cambio EurUsd scivolato sui minimi settimanali a 1,1340. Si difende la sterlina dopo il recupero di ieri. Il passare dei giorni alimenta le aspettative di uno slittamento dell'art.50. In recupero anche il petrolio, mentre l'oro rimane sotto pressione.