Vai al contenuto

I CFD sono prodotti a leva. Il trading con i CFD potrebbe non essere appropriato per tutti e può determinare perdite che eccedono il tuo investimento; accertati di aver pienamente compreso l'informativa sui rischi. I CFD sono prodotti a leva. Il trading con i CFD potrebbe non essere appropriato per tutti e può determinare perdite che eccedono il tuo investimento; accertati di aver pienamente compreso l'informativa sui rischi.

Prezzi petrolio in forte crescita, drammatica escalation nel conflitto Israele-Iran

Le quotazioni del greggio hanno mostrato rialzi superiori al 10% dopo l’attacco di Israele

Fonte: Bloomberg

Al momento le quotazioni del US Light Crude evidenziano una crescita del 6% a $71 al barile. Anche per il Brent il rialzo è molto simile di circa il 6% a $73 al barile. In forte rialzo anche il prezzo del natural gas TTF con un +4%. Male, invece, l’azionario europeo con ribassi degli indici di circa 1 punto percentuale. Torna a salire con prepotenza anche l’oro (principale asset safe haven) che segna nuovi massimi degli ultimi 2 mesi sopra i $3400 l’oncia. Tra le valute guadagna terreno il dollaro statunitense.

Le ragioni dei movimenti di mercato, scontro Israele-Iran

Nelle ultime ore, il conflitto tra Israele e Iran ha vissuto una drammatica escalation. Israele ha lanciato un attacco su larga scala contro il territorio iraniano, colpendo una serie di obiettivi strategici, tra cui installazioni nucleari, basi missilistiche, centri militari e le residenze di alti funzionari. L’operazione, chiamata “Rising Lion”, ha coinvolto numerosi aerei e droni e un’intensa attività di sabotaggio condotta dai servizi segreti israeliani, in particolare il Mossad. Secondo quanto dichiarato dal primo ministro Netanyahu, l’intervento era necessario per fermare una minaccia nucleare “imminente e concreta”.

L’Iran ha subito perdite pesanti, tra cui l’uccisione di figure di spicco come il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Hossein Salami, il capo di Stato Maggiore Mohammad Bagheri e diversi scienziati di rilievo che lavoravano nel programma nucleare di Teheran.

Forti tensioni in tutto il Medio Oriente

La tensione ha travolto l’intera regione. Diversi Stati mediorientali hanno chiuso il proprio spazio aereo per precauzione. L’Iran ha imposto un blackout mediatico interno e ha promesso una rappresaglia severa, definendo l’attacco un “crimine” che non resterà impunito. Israele, dal canto suo, ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale e ha mobilitato le forze armate lungo i confini.

Nel frattempo, la "comunità internazionale" osserva con grande preoccupazione gli sviluppi del conflitto. Gli Stati Uniti, pur non coinvolti direttamente nell’azione, stanno rafforzando la loro presenza militare nella regione. Le principali potenze mondiali, dall’Unione Europea alla Cina, dall’ONU alla Turchia, hanno lanciato appelli urgenti alla de-escalation.

La situazione resta estremamente variabile e potenzialmente molto pericolosa con possibili ulteriori escalation. Tutti gli occhi sono puntati su Teheran e Tel Aviv, con la speranza che la diplomazia riesca a frenare le varie ritorsioni che rischiano di travolgere l’intero Medio Oriente e non solo.

Possibili scenari sui mercati

I mercati finanziari internazionali si trovano in una fase di fortissima tensione a causa del rapido deterioramento della situazione tra Israele e Iran. L’attacco aereo condotto da Israele su obiettivi militari e nucleari in territorio iraniano ha riacceso il timore di un conflitto su vasta scala in Medio Oriente, con ripercussioni immediate sia sul fronte energetico che su quello geopolitico. Gli investitori si stanno muovendo verso asset considerati più sicuri – come oro, dollaro e titoli di Stato americani – mentre le Borse risentono della crescente incertezza e della possibilità di un allargamento del conflitto.

Il timore principale, infatti, è che l’escalation possa estendersi ben oltre i confini di Israele e Iran, coinvolgendo attori regionali e globali, oppure innescando azioni di sabotaggio o rappresaglia su infrastrutture economiche critiche. Tra gli obiettivi potenzialmente a rischio ci sono le infrastrutture petrolifere e del gas naturale: basti pensare agli impianti strategici di South Pars (il più grande giacimento di gas naturale al mondo), le raffinerie di Abadan e Isfahan, oppure i terminal per l’esportazione di greggio situati a Jas e nell’isola di Karg, veri e propri snodi vitali per le esportazioni energetiche iraniane.

Un attacco a uno di questi siti, o anche solo la minaccia concreta, potrebbe causare gravi interruzioni dell’offerta globale di petrolio e gas, con conseguente impennata dei prezzi. Già nelle ultime ore, il petrolio ha registrato un balzo superiore al 6%, a conferma di quanto il mercato sia sensibile a ogni nuova informazione legata al conflitto. Le compagnie energetiche globali stanno rivalutando i rischi operativi nella regione, e molte rotte commerciali vengono ridisegnate per evitare l’area del Golfo.

A ciò si aggiunge un’altra preoccupazione cruciale: il possibile coinvolgimento diretto di altri Paesi della regione, come il Libano, la Siria, l’Iraq, o persino attori del Golfo come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti o altri attori ancora più pericolosi e potenti come gli Stati Uniti (alleato di Israele) e la Russia (alleato dell’Iran). Un allargamento del conflitto potrebbe mettere a rischio porti commerciali strategici come Bandar Abbas, che rappresenta uno dei più importanti punti di snodo per l'import-export iraniano e per la navigazione nello Stretto di Hormuz, da cui transita circa un quinto del petrolio mondiale trasportato via mare. Qualsiasi blocco o attacco in quest’area causerebbe turbative gravi al commercio marittimo globale e ulteriori rincari nei costi di trasporto e delle materie prime.

Valutazione di IG

L’attuale crisi tra Israele e Iran non è soltanto una questione di sicurezza internazionale, ma rappresenta anche una minaccia sistemica per la stabilità dei mercati globali. Le prossime ore e giorni saranno cruciali: ogni segnale di de-escalation potrebbe calmare gli investitori, ma un ulteriore deterioramento rischia di alimentare uno shock energetico e finanziario globale. Da monitorare con particolare i seguenti asset: petrolio, gas naturale, oro, settore energetico e della difesa, valute rifugio (usd, chf, jpy).

Vuoi fare trading sul petrolio?

Con i cfd puoi fare trading su indici, azioni, forex, criptovalute e materie prime tutto il giorno senza interruzioni. Otterrai un’esposizione sul mercato sottostante solo con un piccolo deposito iniziale.

Apri un conto reale o prova la demo per esercitarti con i cfd.

Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG Bank declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti.

Dati di mercato

  • Forex
  • Azioni
  • Indici

I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.

Potrebbero interessarti anche…

La trasparenza è da sempre una nostra prerogativa

Scopri perché siamo un broker leader nel trading online

I CFD sono una modalità operativa, più flessibile e vantaggiosa per fare trading