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Non si ferma il principale indice indiano NIFTY 50 India 50 Cash che continua a registrare nuovi record. L’indice ha superato i massimi del 2 agosto a 10130 arrivando a toccare un picco intraday a 10168 punti. I record storici del mercato azionario indiano sono legati a molti fattori: l’ottimo andamento dell’economia del paese, la politica monetaria espansiva da parte della banca centrale guidata da Urjit Patel, i forti acquisti sulle blue chips del mercato (Tata Motors, HDFC Bank, Bharti Infratel, L&T), il riposizionamento di alcuni grandi fondi hedge.
L’economia indiana da un punto di vista macroeconomico continua a evidenziare numeri record grazie al forte sostegno della crescita demografica. L’inflazione, al momento, non è un problema visto che si mantiene ben al di sotto del 4%, livello tollerato dalla banca centrale. Proprio la Reserve Bank of India ha avuto un ruolo fondamentale per stabilizzare e poi rilanciare l’economia del paese asiatico. Da settembre 2013 Raghuram Rajan ex economista del Fondo Monetario Internazionale ha preso in mano la politica monetaria riuscendo a rilanciare l’economia del paese. Da agosto a sostituire Raghuram Rajan è arrivato il nuovo governatore Urjit Patel.
Secondo un recente studio di HSBC l’India diventerà la terza economia mondiale per PIL nominale dopo Stati Uniti e Cina entro il 2028 superando quindi Germania e Giappone.
Economia a gonfie vele e in un ottimo stato di salute e l’indice continua a segnare record.
Da un punto di vista tecnico i forti rialzi delle ultime settimane potrebbe portare a un ritracciamento nel brevissimo termine. Ribassi fino a 9970 lasciano tuttavia inalterate le aspettative di crescita. Nel medio-breve periodo il nostro target è fissato a 10400 punti.