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Sterlina sui minimi da giugno 2017 contro dollaro, al di sotto della resistenza in area 1,27. Debolezza anche nei confronti della moneta unica, rispetto alla quale il pound lascia sul mercato circa un punto percentuale. Il cambio EUR/GBP ha superato nel pomeriggio la soglia di 0,90.
La divisa inglese ha accelerato la propria perdita dopo l’annuncio del primo ministro, Theresa May, di un posticipo del voto parlamentare sull’accordo di uscita del Regno Unito dall’Ue, previsto per domani.
La premier sarà invece protagonista alle 16:30 di oggi (3:30 pm a Londra) di una discussione verbale, dal titolo “Uscita dall’Unione europea”.
Tra i principali protagonisti del mercato forex, il dollaro si è stabilizzato dopo la debolezza della scorsa settimana, successiva al cambio di marcia della Federal Reserve, che ha paventato l’idea di un approccio “wait and see” per il prossimo anno, a seconda delle variabili economiche in gioco. Rispetto alle stime iniziali, attualmente lo scenario più quotato prevede nel 2019 un solo aumento certo dei tassi, da valutare in corso d’opera. Già scontato dal mercato è invece il rialzo del costo del denaro nella riunione del 18-19 dicembre, probabile oltre l’80%.
In attesa di Jerome Powell e delle decisioni sulla politica monetaria della Fed, l'attenzione di questa settimana si concentra su giovedì, con lo speech del Governatore europeo, Mario Draghi, che potrebbe far trapelare l’idea di un nuovo piano di sostegno liquido al mercato. Nel caso di specie, tra le opzioni dell’Eurotower vi è la possibilità di attuare un nuovo piano Tltro.