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Rimane sotto pressione la sterlina questa mattina in scia alla pubblicazione di alcuni sondaggi in vista del voto del prossimo 8 giugno. Secondo YouGov, i conservatori di Theresa May avrebbero un vantaggio di soli 5 punti percentuali rispetto ai laburisti. Seppur si tratti ancora di un gap notevole, il divario è in netta riduzione rispetto a un mese fa, quando tra i due principali partiti c'erano circa 20 punti percentuali.
Il mercato teme che l'esito possa non essere così scontato e la maggioranza conservatrice in Parlamento possa non essere tanto diversa da quella attuale (330 membri su 650). L'ipotesi di una maggioranza non forte o addirittura di un hung parliament (Parlamento appeso) indebolirebbe il potere contrattuale della May nei negoziati con la Ue, rendendo tutto il processo incerto e allungandone le tempistiche.
E' proprio questo elemento che sta penalizzando la sterlina stamane. Per ora le vendite rimangono sotto controllo. Il cambio GBP/USD si sta allontanando dopo aver varcato la scorsa settimana la soglia di 1,30 per la prima volta da settembre scorso. Un ritorno verso 1,27 potrebbe essere ancora abbastanza alla portata.
Più importante potrebbe essere il movimento del cross EUR/GBP,tornato alla ribalza grazie anche alla forza della moneta unica in questo momento. Il cambio in questo momento si è riposizionato sopra 0,87, massimi da fine marzo. Il target più interessante al momento è a 0,90. Il trading range ad ampio raggio di questo cross (0,83-0,90) in essere da 6 mesi a questa parte potrebbe durare almeno sino a dopo l'estate, se le aspettative sul voto di giugno dovessero essere rispettate.