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AL momento il consenso vede la Camera dove verranno rinnovati tutti i membri passare in mano ai Democratici, mentre il Senato dove verranno votati solo un terzo dei sui componenti dovrebbe rimanere ai Repubblicani. Trump potrebbe diventare così anatra zoppa come si dice in gergo, eventualità questa che potrebbe rallentare o mettere in discussione molti punti del suo programma elettorale.
L'attenzione si sposterà poi alla Fed, alla luce dei dati incoraggianti sui NFP soprattutto sul fronte salari che a questo punto iniziano mettere pressione alla Banca centrale per tenere il ritmo di ritocchi alto anche il prossimo anno, malgrado l'outlook sull'economia presenti incertezze.
Tornando in Europa, l'attenzione rimane rivolta sia alla Brexit dopo le indiscrezioni sull'accordo trapelate questa settimana, mentre l'Italia sarà al centro dell'Eurogruppo di oggi.
Intanto dalla Cina continuano ad arrivare dati deludenti, con l'indice PMI servizi che è sceso al ridosso della soglia di 50 punti, livello più basso da settembre 2017.
Sui mercati, gli indici provano a consolidare il rimbalzo della scorsa settimana, sebbene il contesto rimane molto incerto. Il Dax galleggia sopra gli 11.500 punti, al di sotto del quale le vendite verrebbero riproposte, mentre il FTSEMIB continua a testare gli 19.300 punti, lontano dai minimi di 18.400 punti toccati la scorsa ottava.
Lo spread Btp-Bund sosta in area 290 pb, con i rendimenti saliti un po' su tutti i bond dopo i dati sui NFP.
L'euro dollaro rimane sotto 1,14, mentre il petrolio continua a rimanere sotto pressione dopo la partenza delle nuove sanzioni verso l’Iran, che escludono però otto paesi.