Forse avrai già sentito parlare degli indici di borsa, come ad esempio il FTSE 100, il Dow Jones o il Nikkei 225. Infatti vengono spesso citati nelle notizie di attualità o nelle sezioni finanziarie dei giornali, normalmente insieme a un valore che ne indica l’aumento o la diminuzione.

Ma che cosa si intende per indice di borsa e che cosa rappresenta?

Un indice di borsa è la misura del valore di un determinato segmento del mercato azionario.

Il ‘segmento’ di un mercato azionario può consistere in:

Ad esempio, il FTSE 100 rappresenta le 100 maggiori società quotate alla Borsa di Londra.

Se mediamente il prezzo delle azioni di queste società aumenta, allora aumenterà anche il valore dell’indice FTSE 100 e viceversa.

Qual è l’importanza degli indici di borsa?

Gli indici di borsa forniscono a trader e investitori indicazioni sull’andamento di un mercato, di un’area geografica o di un settore.

Ad esempio, l’ASX 200 monitora l’andamento delle 200 maggiori società australiane: se l’indice è in rialzo significa che in media queste società godono di buona salute.

Un rialzo dell’ASX 200 indica agli investitori che il mercato azionario australiano è in crescita, il che molto spesso significa che tutta l’economia australiana è in buone condizioni. Quindi spesso le variazioni di prezzo dei principali indici di borsa aiutano i trader a capire l’andamento generale dell’economia di un determinato paese.

Si tratta di un’informazione importante nella prospettiva della pianificazione dei tuoi prossimi trade.

Che cosa sono gli indici di borsa principali?

Nella maggior parte dei paesi esiste un unico indice di borsa principale che rappresenta le maggiori società nazionali. Ad esempio:

Negli Stati Uniti esistono invece più indici principali basati su una segmentazione del mercato più specifica. I tre indici principali statunitensi sono:

Dow Jones Industrial Average (DJIA)

Il Dow Jones Industrial Average rappresenta le 30 società più influenti negli Stati Uniti ed è uno degli indici più quotati e longevi. È stato creato nel 1896 e tradizionalmente comprendeva aziende del settore dell’industria pesante, ma oggi questa segmentazione non è più rappresentata.

S&P 500

L’indice S&P 500 rappresenta settori più eterogenei rispetto al DJIA e segue l’andamento del paniere costituito dai primi 500 titoli statunitensi quotati sul NASDAQ e alla Borsa di New York (NYSE). Il primo utilizzo nella sua configurazione attuale risale agli anni ‘50 e attualmente rappresenta il 70% circa del valore totale del mercato azionario statunitense.

NASDAQ-100

Creato nel 1985, il NASDAQ 100 prende in considerazione le prime 100 società di tipo non finanziario quotate sul mercato NASDAQ di New York. Rappresenta aziende appartenenti a vari segmenti, con particolare interesse per i settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e delle biotecnologie.