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Wall Street traina Borse europee, Ftse Mib supera i 23.000 punti

L’effetto Draghi non accenna a frenare: Ftse Mib sopra i 23.000 punti, spread sotto i 100. Oggi seconda giornata di consultazioni con Pd, Fdi e Fi. In Usa Wall Street attende dati sul lavoro

Grafico Fonte: Bloomberg

Apertura in cauto rialzo per gli azionari europei che, sulla scia dei nuovi record su Wall Street dell’S&P 500 (3.871 punti in chiusura), hanno aperto l’ultima sessione della settimana rinvigoriti: l'indice di borsa europeo Stoxx 600 apre in rialzo dello 0,2%. L'indice britannico Ftse e il tedesco Dax aprono invariati, il francese Cac 40 avanza dello 0,4% e lo spagnolo Ibex guadagna lo 0,1%

Effetto Draghi su Ftse Mib, vicino ai livelli pre-pandemia

Brilla il Ftse Mib di Milano, in rialzo dello 0,36% a pochi minuti dall’apertura per poi, a due ore dall'avvio della sessione, superare la soglia dei 23.000 punti – alle 10:46 viaggia a quota 23.225, a +1,42%.

Spread ai minimi dal 2015: ieri il differenziale tra i Btp e i Bund tedeschi è sceso al di sotto di quota 100 punti, oggi apre in leggerissimo rialzo, a 100,1 punti, mentre il rendimento dei titoli di stato a 10 anni italiani scende allo 0,4%. Al momento lo spread viaggia in calo dello 0,93%, a 99 punti.

Tra i titoli più in vista oggi spiccano le banche: Bper Banca che, dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, avanza del 2,86% a 1,75 euro per azione. Bene anche Intesa Sanpaolo, che avanza del 2,32% a 2,05 euro per azione a poche ore dalla pubblicazione dei conti trimestrali (in programma per le 15:00).

Il presidente designato di Unicredit, Pier Carlo Padoan, torna a parlare delle prospettive di fusione con Monte dei Paschi: “La crescita per linee esterne è uno degli strumenti a disposizione di Unicredit e l'ipotesi di una fusione con Mps sarà valutata come tutte le altre”. Nel frattempo il titolo Unicredit avanza del 2,14%, mentre Monte dei Paschi balza del 4,90%.

Restando in tema di trimestrali, oggi è stata la volta dei conti di Enel, che ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 65 miliardi di euro, in diminuzione del 19,1% rispetto al 2019, e un Ebitda ordinario di 17,9 miliardi, invariato sul 2019 e in linea con l'obiettivo di circa 18 miliardi.

L’azienda energetica italiana sta inoltre lavorando a una joint venture con il principale operatore telefonico di Bogotà, Etb, finalizzata a cablare la capitale colombiana: l’investimento previsto ammonta a 400 milioni di euro. Al momento, su Piazza Affari il titolo Enel scivola dello 0,42%.

Male anche il comparto auto, mentre in tutta Europa si accumulano dati trimestrali che danno la misura della ferita inferta al settore dal covid-19 – ferita che ancora non accenna a richiudersi: la scarsità sul mercato globale di semiconduttori, segnalato da fornitori come Bosch e produttori di chip come Infineon, potrebbe durare ancora per mesi, con ripercussioni sulle case automobilistiche tra cui anche la neonata Stellantis. Il titolo comunque avvia la giornata in rialzo e al momento riesce ad avanzare dello 0,47%.

Gli appuntamenti di oggi

Secondo giorno di consultazioni per il presidente incaricato Mario Draghi. Oggi è il torno delle Autonomie, di Leu e Italia Viva; nel pomeriggio Fratelli d’Italia, Partito Democratico e Forza Italia, per cui si attende il ritorno a Roma di Silvio Berlusconi.

L’ex cavaliere non sarà il solo leader a tornare per l’occasione. Anche Beppe Grillo è già a Roma, per guidare un Movimento 5 stelle in cui davanti alla prospettiva di un governo Draghi inizia a tirare aria di scissione – l’incontro con l’ex numero uno di Francoforte è in programma per domani, così come quello con la Lega.

Uno sguardo ai mercati globali

  • Usa – attesa per il dato sulle nuove buste paga nel settore non agricolo di gennaio, in programma per oggi alle 14:30 (ora italiana), insieme a quello sulla variazione della disoccupazione. Gli analisti prevedono un aumento dei nuovi posti di lavoro in rialzo di 50 mila unità, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 6,7%. Nel frattempo, i rendimenti sui Treasuries a 10 anni subisce un leggero calo, in contemporanea alle prospettive di un pacchetto di aiuti fiscali a firma dell’amministrazione Biden da 1.900 miliardi di dollari. Positivi i futures su Wall Street, dove ieri l’S&P 500 ha chiuso la giornata su livelli che non si vedevano da ottobre.
  • Forex – il dollaro torna in leggero calo dopo il balzo delle ultime ore. Rispetto al paniere di principali valute il biglietto verde perde lo 0,13% e scende a quota 91,36 (in nottata aveva raggiunto il massimo dal primo dicembre, a 91,50). Torna a recuperare terreno l’EUR/USD, che però resta sui minimi da due mesi a 1,18 mentre il cambio USD/JPY (大口)si mantiene sopra 105 (al momento 105,406).
  • Materie prime – L’estensione dei tagli alla produzione funziona e il prezzo del greggio osserva una lenta, ma costante ripresa. L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) e gli alleati, gruppo conosciuto come Opec+, hanno esteso ieri gli accordi sulle forniture mantenendole ai livelli attuali, segnale che i produttori sono felici che i tagli stiano prosciugando le scorte, sebbene permanga incertezza sull'outlook per la ripresa della domanda a causa della pandemia. Al momento il Wti viene scambiato per 56,49 dollari al barile mentre il Brent viaggia sui 59,10 dollari.

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