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Spunti di trading per il weekend: dollaro in picchiata, Londra nervosa in vista di Brexit

Proseguono le vendite sul dollaro davanti al muro contro muro fra Trump e i democratici per il pacchetto di aiuti fiscali, mentre Londra combatte su due fronti: Brexit e coronavirus

Londra Fonte: Bloomberg

L’EUR/USD in balia di Trump e Pelosi

Era da quasi tre settimane che il dollaro non era così debole nei confronti dell’euro (dal 21 settembre, quando la coppia valutaria precipitò in poche ore da 1,18 a 1,17; oggi l'EUR/USD è tornato di nuovo sopra 1,18), mentre anche rispetto allo yen giapponese il biglietto verde perde circa lo 0,3%, e scende a 105,7.

Colpa del duello tra democratici e repubblicani sul pacchetto di stimoli fiscali allo studio del Congresso, oltre che della corsa alle presidenziali Usa – e, nello specifico, del vantaggio di Joe Biden, che i mercati finanziari guardano con circospezione.

Nello specifico, a spingere le vendite sul dollaro oggi l’ennesimo botta e risposta sul provvedimento fiscale. Oggi la speaker della Camera dei Rappresentanti democratica Nancy Pelosi ha parlato con il Segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin per 40 minuti, alla ricerca di un compromesso.

Di fatto, entrambe le parti vogliono raggiungere un accordo, ma ognuna alle proprie condizioni: i democratici con misure organiche, la prima proposta ammontava a circa 2.200 miliardi di dollari, che includano anche sovvenzioni su immigrazione e sanità; i repubblicani premono per aziende e, soprattutto, per le compagnie aeree, prime grandi vittime economiche della pandemia.

Il timore dei mercati corrisponde alla soluzione in grado di aggirare il compromesso: attendere fino alle elezioni, nella speranza di maggioranze più favorevoli – attesa che però rallenterebbe la ripresa dell’economia statunitense.

Ftse 100: la prossima settimana sarà quella decisiva per la Brexit?

Le trattative per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea nelle ultime settimane proseguono a ritmo serrato, ma non con i risultati sperati. D’altra parte, sembra che a mancare sia la volontà di finalizzare gli accordi economici sulle questioni più spinose che restano da affrontare – diritti di pesca e meccanismo di gestione delle politiche condivise, come i dati personali o le regolamentazioni climatiche, ma anche regole sulla concorrenza e, soprattutto, la giurisdizione sulle controversie tra cittadini comunitari e britannici.

Gli animi sono dunque sempre più vicini all’esasperazione (l’ultima scadenza per la Brexit è il 31 dicembre 2020: dopo tale data il Regno Unito sarà fuori dall’Unione Europea, con o senza accordo economico) e il premier britannico Boris Johnson ha suggerito che Londra potrebbe gettare la se non saranno stati fatti progressi entro giovedì prossimo, quando i leader dei 27 si riuniranno per il Consiglio Europeo. Bruxelles non ci crede, ma il gioco potrebbe lentamente scivolare sul piano psicologico e ogni dichiarazione in arrivo nei prossimi giorni potrebbe essere un passo in più per entrare nelle cosiddette “trattative tunnel”: un periodo di consultazioni serrate, senza comunicati stampa da rilasciare né stakeholder esterni da consultare, per mettere rapidamente insieme un accordo di compromesso.

Mentre il cambio euro-sterlina continua a seguire un andamento particolarmente nervoso (al momento l’EUR/GBP segna 0,9091, dopo essere salito in mattinata a oltre 0,91) a Londra il Ftse 100 oggi è salito sopra quota 6 mila punti.

Cautela anche sull’altro fronte di battaglia del Regno Unito, la pandemia di coronavirus: ieri sono stati registrati oltre 17.500 nuovi casi, in netto rialzo rispetto ai numeri della scorsa primavera.

Che cos'è il weekend trading?

Interessato al trading sull’EUR/USD o sul Ftse 100? IG ti dà la possibilità di accedere a questi e a molti altri mercati anche il sabato e la domenica. In questo modo è possibile monitorare il flusso di notizie e, nel caso di eventi in grado di provocare ripercussioni sui mercati, aggiustare all’istante le proprie posizioni senza dover necessariamente attendere la loro riapertura.

È possibile fare weekend trading sui più importanti cross valutari (EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY (大口)), su determinati indici (Ftse 100, Germany 40, Wall Street e HS50), offerti da IG.

I prezzi di forex e indici nel weekend differiscono da quelli infra-settimanali e si basano su condizioni di mercato quali la volatilità, l’attività dei clienti e i possibili flussi di notizie. Le posizioni mantenute aperte durante il fine settimana verranno automaticamente trasferite sui normali contratti, mantenendo gli stop e limiti impostati in precedenza.

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.

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