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Quotazioni Ftse Mib in rialzo, rally azioni Leonardo e Moncler

Prosegue la raffica di trimestrali sul Ftse Mib. Draghi incassa la fiducia anche alla Camera, spread a 97 punti. Attenzione ai segnali sull’inflazione Usa

Operatore di Borsa davanti a schermi Fonte: Bloomberg

Andamento volatile per il Ftse Mib, che a mezz’ora dall’apertura viaggia in calo dello 0,14%, dopo un avvio in leggero rialzo (+0,02%), salvo poi ritornare sulla parità, riallineandosi al resto degli azionari europei. Oggi gli azionari del Vecchio Continente tornano a guadagnare la parità e, a quasi un’ora dall’apertura, il Dax avanza dello 0,07%, il Cac40 dello 0,15%, scivola solo il Ftse 100 che perde lo 0,22%.

Azioni Leonardo e Moncler in rally, male le utilities

Alle 11:00 il Ftse Mib viaggia a quota 22.946 punti, in rialzo dello 0,11%. Spiccano i rialzi sulle azioni Leonardo, che balzano del 7,85% alla notizia che la prossima settimana è previsto un cda per dare il via all'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione per riportare al Nyse la controllata Drs. Lo scrive il Messaggero, citando una videoconferenza tra le parti coinvolte nel collocamento - che verrebbe anticipato entro il mese di marzo rispetto alla deadline originaria fissata a giugno 2021.

Scattano anche le quotazioni Moncler, che avanzano del 6,76% a 54 euro l’una dopo la pubblicazione dei dati trimestrali della casa di moda. Se il 2020 si chiude, come prevedibile, con ricavi in calo, a galvanizzare il titolo ci sono i numero del quarto trimestre.

Moncler archivia infatti il 2020 con ricavi in calo del 12% a 1,44 miliardi di euro, a causa degli effetti negativi della pandemia di coronavirus, ma con un deciso recupero nella seconda parte dell'anno. Nel quarto trimestre, si legge in una nota del gruppo di piumini, il fatturato è salito del 7% (+8% a tassi di cambio costanti) a 675,3 milioni. Il calo a tassi costanti dell'intero anno è pari all'11%, le vendite omogenee hanno registrato una flessione del 18% (-9% nel secondo semestre).

Nell'intero anno l'Ebit si è attestato a 368,8 milioni con un'incidenza sui ricavi del 25,6% rispetto a 30,2% nel 2019. Nel secondo semestre il margine operativo è stato pari al 39,0% rispetto al 36,8% dello stesso periodo 2019. L'utile netto 2020 è sceso a 300,4 milioni da 358,7 milioni.

Pubblicati anche i conti di Campari: nonostante i cali dovuti alla chiusura di ristoranti in tutto il mondo, con conseguente riduzione delle vendite di Campari in bar e ristoranti, potrebbe aver creato opportunità di nuove acquisizioni per il gruppo – lo afferma l'AD Bob Kunze-Concewitz. Al momento, il titolo avanza dell’1,86%.

Male invece il comparto delle utilities e il settore farmaceutico. Quanto al primo, si registrano ribassi sulle quotazioni A2a (-1,27%) e soprattutto sulle Eni (-1,19% dopo la pubblicazione dei dati trimestrali). Giù anche Diasorin, che perde il 3,58%.

Notizie dal resto dei mercati finanziari

  • Europa – mentre ieri in Italia il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha incassato la fiducia anche alla Camera, con 535 voti favorevoli, lo spread si aggira attorno ai 97 punti. Attesi oggi i dati preliminari sugli indici PMI in Regno Unito, Germania, Francia ed Eurozona; in Italia sale l’inflazione di gennaio allo 0,7% (rispetto allo 0,2% di dicembre).
  • Usa – In rialzo i futures su Wall Street dopo la chiusura negativa di ieri (la terza consecutiva, per il Nasdaq: non succedeva da ottobre). Attesi oggi in Usa i dati macro sulla vendita di abitazioni esistenti a gennaio, oltre all’indice PMI preliminare nei settori manifatturiero e terziario, ma soprattutto il report sulla politica monetaria della Fed, alla luce dei rischi inflazione che negli ultimi giorni hanno portato i rendimenti dei Treasuries Usa a dieci anni oltre quota 1,30% - il massimo da 11 mesi.
  • Forex – Prosegue l’indebolimento del dollaro dopo i deludenti dati sull’occupazione Usa rilasciati ieri (oltre 800 mila persone hanno perso il lavoro negli ultimi sette giorni), con conseguente rialzo sulle principali coppie valutarie: l’EUR/USD torna a superare quota 1,21 mentre il GBP/USD avanza a 1,3991.
  • Materie prime – torna a scendere il prezzo del barile: il Brent viaggia a 63,44 dollari mentre il Wti scende di nuovo sotto la soglia dei 60 dollari al barile, a 58,80 dollari.

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