Macro Cina: Pil sopra le attese al 4,5% e vendite al dettaglio maggiori delle previsioni

I risultati

Questa mattina il National Bureau of Statistics (NBS) ha diffuso i principali valori macroeconomici cinesi. Il Prodotto Interno Lordo nel primo trimestre 2023 è cresciuto del 4,5% su base tendenziale (stime ferme al 4%) accelerando rispetto al 2,9% del quarto trimestre 2022.

L’aumento su base trimestrale del Pil è stato del 2,2%, in linea con le attese, mentre il dato precedente è stato rivisto al rialzo allo 0,6%.

Gli investimenti infrastrutturali sono cresciuti meno delle previsioni al 5,1% su base annuale, sotto le stime ferme al 5,7%. La produzione industriale a marzo è risultata leggermente al di sotto delle aspettative del consensus, al 3,9%, rispetto al 4% stimato.

Le vendite al dettaglio del mese di marzo sono invece risultate ben sopra le previsioni al 10,6% contro le attese ferme al 7,4%, il maggiore aumento da giugno 2021.

Infine, il tasso di disoccupazione è sceso al 5,3% rispetto al 5,6% precedente.

Mercati: Borse asiatiche e USD/CNH poco mossi

Le piazze finanziarie asiatiche subiscono pochi movimenti con Tokyo che chiude in lieve rialzo al +0,5% mentre Hong Kong archivia un -0,7% a fine seduta.

Sul mercato valutario il cambio USD/CNH sale di pochi pips al momento del rilascio dei dati e ora si attesta in area 6,8830.

Le previsioni

I valori macroeconomici pubblicati questa mattina indicano una sostenuta ripresa dell’attività economica nel paese principalmente a causa dell’eliminazione delle restrizioni anti-Covid a partire dallo scorso dicembre.

Tuttavia, se dal lato del Pil la crescita è stata maggiore delle previsioni, e indica che il paese potrebbe raggiungere il suo target del 5% per l’anno in corso, non è lo stesso per la produzione industriale e per il mercato del lavoro che non hanno ancora toccato i valori pre-pandemici.

I dati indicano anche che il governo e le autorità monetarie del paese non hanno bisogno di intervenire in modo più intenso per stimolare ulteriormente l’economia del paese dove il momentum della crescita resta elevato.

A questo proposito, la scorsa settimana, il Governatore della PBoC (People’s Bank of China), Yi Gang, ha dichiarato che l’economia è prevista in crescita secondo le aspettative indicando quindi che non saranno necessari ulteriori stimoli che potrebbero accelerare l’aumento delle pressioni inflazionistiche.

Queste ultime rimangono ancora ben al di sotto della soglia di allarme con un valore dello 0,7% a marzo, rallentando quindi dall’1% del mese precedente e toccando il livello più basso dal settembre 2021.

Le nostre previsioni sono quindi che il paese continuerà a mostrare una solida crescita nel secondo trimestre con le autorità governative che non introdurranno nuovi stimoli monetari mantenendo i tassi di interesse inalterati.

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