Vai al contenuto

I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 74% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio. I CFD sono strumenti complessi ad alto rischio di perdita di capitale dovuto alla leva. 74% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valutate se potete permettervi di correre l’elevato rischio di perdere il vostro denaro. Le opzioni e i certificati turbo sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Il vostro capitale è a rischio.

Dow Jones in ribasso, disoccupazione e Pil affossano Wall Street

Wall Street in rosso dopo i dati preliminari sull’economia Usa: -32,9% nel secondo trimestre, il peggior valore mai registrato. Male anche le richieste di sussidi, 1,43 milioni di senza lavoro. Indice Dow in calo dell’1,62%

DOw Jones Fonte: Bloomberg

Nessun segnale di ripresa all'orizzonte per gli Stati Uniti, che oggi attendevano con ansia sia i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione (dopo l’inversione di tendenza della volta scorsa) sia, soprattutto, la lettura preliminare del Pil del secondo trimestre.

Gli Usa verso la peggiore contrazione del Pil nella storia?

I dati del Bureau of Economic Analysis fotografano un’economia mai così danneggiata nell’ultimo secolo: una contrazione del 32,9%, laddove nel primo trimestre aveva registrato un calo del solo 5% - e non aiuta il fatto che il consensus del Dow Jones aveva stimato un crollo anche fino al 34,1%. Si tratta del dato peggiore mai registrato dal 1947 (quando il governo ha iniziato a misurare il prodotto interno lordo trimestrale), tre volte più grave del precedente minimo mai registrato (-10% nel secondo trimestre del 1958).

Un crollo come non se ne vedevano dall’inizio del secolo scorso, ma largamente atteso. Il drastico calo della domanda e le misure di distanziamento sociale introdotte per contenere la pandemia di Covid-19 hanno infatti tenuto chiuse le saracinesche delle attività economiche Usa almeno per metà trimestre – mentre la seconda metà è stata quella della falsa partenza: un tentativo di ritorno alla normalità a partire da giugno, salvo poi la retromarcia di molti stati e il rischio di un ritorno all’emergenza nel momento in cui sono stati registrati nuovi contagi da Covid-19.

D’altra parte, già ieri le parole del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, avevano anticipato come l’economia Usa fosse in grave pericolo e che, dunque, la Banca centrale statunitense avrebbe fatto ricorso a tutti gli strumenti disponibili per supportarla – nell’attesa, di fatto, che il Congresso trovi un accordo per il prolungamento del maxi-pacchetto di aiuti fiscali, in scadenza tra due giorni, per sostentare le famiglie a rischio indigenza per via della crisi scatenata dal virus.

Secondo gli analisti, i sussidi fiscali varati a marzo in supporto alle famiglie (600 dollari a settimana, per una capacità totale del piano di tremila miliardi) hanno evitato conseguenze molto più profonde della crisi. Ora però la battaglia è ancora più politicizzata. Ieri il presidente Usa Donald Trump ha affermato di “non avere fretta” sull’approvazione del nuovo piano dei sussidi, mentre i Repubblicani premono affinché il nuovo piano li veda ridotti (si parlava di una riduzione a mille miliardi totali).

Le contrazioni principali sono state registrate nella vendita dei beni di consumo, nelle esportazioni, nello stoccaggio di scorte (prima fra tutti, la produzione di automobili) e nella spesa per investimenti da parte delle amministrazioni locali.

Il tutto si è tradotto in un calo generalizzato dei prezzi per gli acquisti domestici, scesi dell’1,5% (lo scorso trimestre erano scesi dell’1,4%).

Come hanno reagito le Borse di Wall Street?

I cattivi dati sul Pil trimestrale, ma anche l’immobilismo della Federal Reserve di ieri (che già pesava sui futures Usa) e anche le richieste di disoccupazione settimanali pesano sugli indici statunitensi, che proseguono al di sotto della parità dopo un’apertura negativa.

Quanto alle richieste di disoccupazione, il Labor Department oggi ha annunciato 1,43 milioni di nuovi disoccupati negli ultimi sette giorni: tornano dunque a salire le cifre dei cittadini statunitensi che perdono il lavoro a causa del coronavirus – la settimana scorsa erano stati 1,41, dato successivamente rivisto al rialzo a 1,42.

Apri un conto reale con IG per iniziare a fare trading sul Dow Jones

Al momento il Dow Jones perde l’1,62% e scende a 26.110 punti, l’S&P 500 segna un ribasso dell’1,23% e cala anche il Nasdaq, che perde lo 0,75% mentre i conti trimestrali delle Big Tech mettono in luce le prime perdite: Amazon -0,02%, Facebook -0,66%, Apple -0,07%.

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.

Cogli le opportunità

Fai trading sui principali indici globali.

  • Opera su mercati al rialzo e al ribasso
  • Spread a partire da 0,8 su FTSE 100 e Germany 30
  • Trading sui principali indici disponibile H24

Vedi opportunità sugli indici?

Prova il trading senza rischi con il nostro conto demo.

  • Effettua il login
  • Prova il trading senza rischi
  • Scopri se le tue previsioni si rivelano corrette

Vedi opportunità sugli indici?

Non perdere la tua occasione e passa a un conto reale.

  • Spread a partire da 0,8 su FTSE 100 e Germany 30
  • Trading sui principali indici disponibile H24
  • Analizza i mercati e opera con grafici veloci ed intuitivi

Vedi opportunità sugli indici?

Non perdere la tua occasione. Effettua il login e apri la tua posizione.

Dati di mercato

  • Forex
  • Azioni
  • Indici

I prezzi sopra indicati sono soggetti ai nostri termini e condizioni del sito. I prezzi sono solo indicativi.

Potrebbero interessarti anche…

La trasparenza è da sempre una nostra prerogativa

Scopri perché siamo un broker leader nel trading online

I CFD sono una modalità operativa, più flessibile e vantaggiosa per fare trading