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Dow Jones in calo, disoccupazione Usa torna a preoccupare

Richieste di sussidi in aumento ai massimi di due mesi, mentre ancora non si vede un piano di aiuti all’orizzonte e il covid-19 non allenta la presa. Indice Dow in calo dello 0,14%

Schermo dow joens Fonte: Bloomberg

Wall Street frazionata oggi, con il Dow Jones che ancora viaggia in calo dello 0,14% dopo dati sulla disoccupazione peggiori del previsto.

Richieste disoccupazione in aumento

Nella settimana che si è conclusa lo scorso 5 dicembre, i cittadini che hanno inoltrato per la prima volta una richiesta di disoccupazione in Usa sono stati 853 mila, in rialzo rispetto alle previsioni degli analisti (che se ne aspettavano 725 mila) e al dato della settimana precedente, quando erano stati 716 mila.

Si tratta del livello più alto raggiunto dallo scorso 24 settembre, quando in una settimana si contarono 873 mila disoccupati. In quel caso, il trend si avviava comunque verso un calo progressivo delle richieste: il dato era ancora da record, ma di gran lunga inferiore al picco raggiunto al culmine della crisi pandemica quando, all’inizio di aprile, si registrarono quasi sette milioni di disoccupati in una settimana.

Oggi invece per la prima volta da due mesi il numero torna a superare le 800 mila unità, il quadruplo rispetto ai livelli pre-pandemia.

I numeri in rialzo delle ultime settimane portano gli analisti a pensare che i cali registrati a novembre possano essere dovuti a differimenti tecnici interni al Labour Department (che elabora i dati), probabilmente dovuti anche alla pausa per il Ringraziamento, piuttosto che a un effettivo miglioramento della situazione occupazionale negli Stati Uniti.

Per altro, nelle stesse settimane di cali la causa prima di tanta disoccupazione, la pandemia di Covid-19, non solo non ha allentato la presa, ma si è riversata con tutta la virulenza della seconda ondata: il numero delle vittime giornaliere proprio a novembre ha iniziato a superare stabilmente le mille unità.

Solo nelle ultime 24 ore sono stati registrati 3.055 decessi, il numero più alto dall’inizio della pandemia, che in totale ha causato finora in Usa 15,5 milioni di contagi e oltre 290 mila vittime.

Salgono inoltre la media delle richieste a quattro settimane, che passa da 740 mila a 776 mila, e le richieste di disoccupazione continua (ovvero il numero delle persone che continua a percepire sussidi anche dopo la prima settimana), che passa da 5,27 milioni a 5,75 milioni.

Quali altri fattori pesano sul Dow Jones?

A preoccupare gli analisti è anche l’incombente pausa natalizia, con la combo di spostamenti e shopping natalizio in grado di scatenare una terza ondata, nei prossimi mesi, in grado di danneggiare ulteriormente il tessuto occupazionale Usa.

Un’eventualità del genere rischia per altro di aggravarsi ancora di più, nel caso in cui il Congresso Usa non fosse in grado di raggiungere un’intesa sul pacchetto di aiuti fiscali in funzione anti-pandemica entro la fine dell’anno.

Il prossimo 26 dicembre scadono infatti i programmi straordinari di sussidi di disoccupazione, implementati la scorsa primavera in risposta alla crisi da covid-19 e che finora hanno coperto anche i liberi professionisti e lavoratori autonomi.

La settimana scorsa una proposta bipartisan aveva avanzato l’ipotesi di un pacchetto di aiuti da 908 miliardi di dollari, in grado di fornire un assegno settimanale a chi ne facesse richiesta di 300 dollari – la metà di quanto previsto dalle misure implementate la scorsa primavera.

Proposta rifiutata dai senatori guidati da Mitch McConnell, anche se negli ultimi giorni il Senato ha provato a tornare sui propri passi dopo le apertura del segretario al Tesoro Steven Mnuchin. Quest’ultimo ha presentato martedì una proposta diversa: un pacchetto da 916 miliardi, per estendere gli aiuti tuttora dispiegati.

Le discussioni all’interno del Congresso sono ancora in pieno svolgimento – la proposta della Casa Bianca sembra non piacere a Capitol Hill.

Come si stanno muovendo gli azionari su Wall Street?

A metà sessione statunitense gli azionari proseguono ancora contrastati. Bene il Nasdaq e l’S&P 500, che avanzano rispettivamente dello 0,53% e dello 0,3%, mentre il Dow Jones non riesce a guadagnare la parità e viaggia in calo dello 0,14%.

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