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Dazi: Wto dà via libera a Usa, in arrivo tariffe per 7,5 miliardi di dollari

Utensili, laneria ma soprattutto prodotti agroalimentari: gli Stati Uniti hanno intenzione di tassare il cuore della produzione europea

Chart Fonte: Bloomberg

Doccia fredda per il Vecchio continente, dopo la sentenza di ieri della Wto (World Trade Organisation) che ha dato il via libera agli Stati Uniti per l’imposizione di dazi commerciali nei confronti dell’export comunitario. La decisione fa riferimento a una controversia, aperta da anni, su finanziamenti europei alla compagnia di produzione di aerei francese Airbus Group NV (FR), che l’organizzazione ha giudicato illegali, stabilendo un corrispettivo per gli Stati Uniti di 7,5 miliardi di dollari.

Quali sono i settori più colpiti?

Gli Usa hanno dunque imposto dazi su una serie di prodotti strategici dell’export europeo: 25% in più su vino francese, Scotch e Whisky irlandese e su una serie di prodotto agroalimentari (soprattutto formaggi), che impatteranno notevolmente sul Made in Italy. Tra i prodotti colpiti rientrano inoltre olive e prodotti agricoli spagnoli, maglioni e laneria britannica, caffè e manifattura tedesca.

Dazi del 10% anche sui velivoli Airbus. Originariamente, gli Usa avevano chiesto punizioni per un valore totale di 25 miliardi di dollari che includessero, oltre agli aerei, anche elicotteri, componenti necessari alla produzione di velivoli, prodotti ittici e altri beni di lusso, che tuttavia la Wto ha escluso.

Le tariffe avranno inizio dal 18 ottobre – solo pochi giorni dopo l’inizio dei colloqui commerciali con la Cina, per raggiungere un accordo sulla guerra commerciale che oppone le due sponde del Pacifico.

Come si evolverà la situazione?

Secondo quanto riporta Reuters, una fonte ha tuttavia dichiarato che l’Ustr (United States Trade Representative) non starebbe approfittando di tutto il potenziale di tale sentenza. Gli Usa intenderebbero infatti spingere l’Unione Europea a sedere al tavolo delle trattative, sotto la minaccia di aumentare le tariffe.

Va ricordato che, nell’arco di pochi mesi, la stessa Wto si pronuncerà su un caso analogo, ma stavolta nei confronti della casa di produttrice statunitense Boeing Co (All Sessions). Clay McConnell, portavoce di Airbus, ha dichiarato che l’unico modo per evitare una rivalsa di egual portata nei confronti degli Usa, quando sarà il momento, è cercare un accordo prima che le tariffe diventino effettive.

Quali ricedute sui mercati?

Calati a picco ieri sera, subito dopo l’annuncio della decisione, stamattina i principali indici globali hanno aperto in leggero rialzo, salvo alcune eccezioni. A Wall Street, dopo la brutta chiusura di ieri, oggi i future segnalano un tentativo di recupero. In Europa invece i rialzi sono più incoraggianti nonostante la chiusura di Francoforte per festività. Unico indice negativo il FTSE 100, che scende a -0,63%. Spread a 143 punti, mentre il cambio EUR/USD sale a 1,0961.

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