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Bper, i fattori a cui prestare attenzione in vista dei conti trimestrali

Attesi ricavi in calo del 5% anno su anno e le commissioni, che però tornano a salire rispetto al secondo trimestre. Per Goldman Sachs, grande influenza avranno le linee di credito aperte per fronteggiare l’emergenza covid

Ingresso Borsa Italiana Fonte: Bloomberg

La stagione delle trimestrali prosegue anche in Italia, dove dalla prossima settimana prende il via il turno delle banche. Si inizia con Bper: al centro della cronaca finanziaria negli ultimi giorni per l’aumento di capitale da oltre 800 milioni di euro disposto nell’ambito dell’opas Intesa-Ubi (aumento di capitale che, iniziato lo scorso 5 ottobre, nel primo giorno ha comportato un crollo delle quotazioni Bper di circa il 27%). Bper pubblicherà i dati sul terzo trimestre il prossimo 5 novembre.

Il piano industriale 2019-21 è ormai diventato obsoleto. Da una parte la pandemia di covid-19, che ha modificato i target economico-finanziari del gruppo; dall’altro il ruolo di Bper nell’ambito dell’opas lanciata da Intesa Sanpaolo a Ubi banca, successiva al varo del piano.

In seguito all’opas (un’operazione con cui Intesa Sanpaolo si appresta a diventare il secondo gruppo bancario del paese, dietro solo ad Unicredit), infatti, normative Antitrust hanno richiesto che Intesa si liberasse di una quota di mercato, soprattutto in nord Italia, onde evitare una presenza che avrebe dato luogo a concorrenza sleale.

Cosa aveva previsto la guidance dell’ultima trimestrale?

Riallineati i parametri all’attuale condizione economica, gravemente pressata dalla crisi coronavirus, entro il 2021 gli analisti di Bper si attendono un utile netto consolidato pari a 235 milioni di euro, con proventi operativi netti a 2,5 miliardi (di cui il 40% in arrivo da commissioni nette) e costi di gestione sotto a 1,6 miliardi di euro.

La posizione patrimoniale dovrebbe restare solida, con un CET1 ratio Fully Loaded non inferiore al 13,0%. A ciò contribuirà l’acquisizione del Ramo da Intesa Sanpaolo, in grado di rafforzare la struttura patrimoniale di Bper grazie a una maggiore qualità del credito in arrivo dal suddetto ramo (circa il 9%) a fronte di un cost/income ratio in diminuzione al 60%.

Il tutto assumendo che, in tempi di coronavirus, il prodotto interno lordo italiano vada incontro a un calo del 9,4% entro il 2020 e a un rimbalzo del 5,4% nel 2021. Stamattina l’Istat ha pubblicato i dati preliminari del pil del terzo trimestre: un aumento del 16,1% rispetto al periodo aprile-giugno (le attese erano più caute, +11,2%), mentre si restringe il calo atteso rispetto al terzo trimestre 2019 – da un calo dell’8,7% a uno più contenuto, -4,7%.

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Cosa ne pensano gli analisti?

Gli esperti di Goldman Sachs mantengono il rating “buy” sulle azioni Bper, con target price 2,2 euro. Quanto alle stime per l’utile del trimestre che si è concluso a settembre, sempre Goldman Sachs prevede profitti pari a 58 milioni di euro, più ottimista rispetto ai 53 milioni previsti dal consensus (per Banca Akros sono a 50 milioni), ma comunque di gran lunga minore rispetto allo stesso periodo del 2019, quando il profitto ammontò a 422 milioni.

Attesi ricavi in calo del 5% anno su anno, a 623 milioni di euro; in aumento di altrettanto le commissioni nette sul trimestre, che però scendono del 3,7% se confrontate con lo stesso periodo del 2019 – in totale, 258 milioni di euro.

Si prospettano cattivi risultati anche dal settore trading, a 35 milioni contro i 50 del terzo trimestre 2019. Atteso a 238 milioni di euro il margine operativo lordo.

La banca d’investimento sottolinea il fattore più rilevante sui conti degli ultimi mesi, ovvero il notevole aumento (+4,8% rispetto al 2019) dell’erogazione delle linee di credito, implementate soprattutto per sostenere le imprese in difficoltà a causa del covid-19, con prestiti garantiti dal governo.

Il giudizio degli analisti

Aumenta il rating anche secondo gli analisti di Fitch, che hanno apprezzato il buon esito dell’aumento di capitale: durante il periodo di offerta in opzione sono stati esercitati diritti di opzione pari al 99,2%, equivalenti a 795,9 milioni su un importo massimo pari a 802 milioni. Resta dunque il rating “BB” con outlook stabile; via inoltre il rating “watch negative” per la Viability.

Cautamente ottimista anche Mediobanca, che alza il target price di Bper a 1,5 euro e ne dà giudizio “neutral”; idem Banca Akros che però alza il giudizio da “neutral” ad “accumulate”.

Al momento, sul Ftse Mib le quotazioni Bper avanzano dello 0,83% a 1,032 euro per azione.

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.

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